Svimez: Sud al sesto anno di crisi. Rischia la desertificazione

Svimez: Sud al sesto anno di crisi. Rischia la desertificazione
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Martedì 28 Ottobre 2014, 11:06 - Ultimo aggiornamento: 11:48
(Teleborsa) - Povertà assoluta più che raddoppiata, mercato occupazionale in profonda crisi, crollo della produttività. Sembra un bollettino di guerra, il Rapporto 2014 sull'economia del Mezzogiorno presentato oggi a Roma dallo Svimez. L'Associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno spiega che nel 2014 nel Sud Italia il PIL crollerà dell'1,5%, a fronte del -0,4% stimato per l'intera Penisola. Quest'ultima riuscirà ad alzare la testa nel 2015 tornando a crescere dello 0,8%, mentre il Sud resterà in recessione con un -0,7%. Che è nulla se si pensa che nel 2013 il Sud ha conosciuto un calo dell'economia del 3,5%, cifra che sale al -13,3% se calcolata dall'inizio della crisi. A causare la contrazione dell'attività produttiva il calo dei consumie il crollo degli investimenti. La Calabria si conferma regione più povera con un PIL procapite che è metà di quello di Val d'Aosta, Trentino e Lombardia, in ordine le tre regioni più ricche d'Italia. Cattive notizie anche dal fronte occupazione, indietro di 36 anni. Nel 2013 il numero degli occupati nel Mezzogiorno è sceso per la prima volta nella storia sotto la soglia dei 6 milioni, il livello più basso dal 1977 anno da cui sono disponibili le serie storiche di dati. Scarsissima la presenza femminile. Al Sud solo una donna su cinque lavora, e con standard di qualifica lontana anni luce dalla media europea. Il rimedio secondo Svimez contro questa situazione che rischia di deserificare il Mezzogiorno?Fiscalità di compensazione, rilancio degli investimenti ed esclusione del cofinanziamento nazionale per le spese di investimenti dal computo del rapporto deficit/PIL.
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