Regioni, Valle d’Aosta la più sprecona
ecco la giungla dei bilanci 2014

Regioni, Valle d’Aosta la più sprecona ecco la giungla dei bilanci 2014
di Antonio Calitri
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Domenica 15 Marzo 2015, 21:14 - Ultimo aggiornamento: 17 Marzo, 08:08
Regioni virtuose e regioni spendaccione, a Nord come a Sud. Dimenticate la vecchia divisione tra le amministrazioni dell'Italia settentrionale più attente ai soldi pubblici e quelle meridionali infestate da clientele e spese spropositate. Grazie al sito Soldi Pubblici (soldipubblici.gov.it) lanciato dal governo lo scorso dicembre per permettere ai singoli cittadini di controllare le spese dei comuni e delle regioni, si scopre una realtà molto diversa.

STATUTO SPECIALE

Per non parlare delle regioni a statuto speciale a partire dalla Valle d'Aosta che con i suoi poco più di 125.000 abitanti spende per alcune voci più della Lombardia che di abitanti ne ha oltre 9 milioni. A partire dalle spese per l'organizzazione di convegni e manifestazioni che nella più piccola regione d'Italia nello scorso anno hanno raggiunto la cifra di 5.577.200 euro contro i 1.765.922 euro di quella più popolosa. E che dire del Friuli Venezia Giulia che per le indennità missioni e rimborsi viaggi ha speso nel 2014 la bellezza di 1.300.015 euro, meno della Valle d'Aosta che svetta ancora al vertice con i suoi 1.927.918 euro, ma quasi il doppio del Piemonte che ha speso "solo" 743.529 euro?



L'esperimento del sito Soldi pubblici è sicuramente da migliorare e a volte i dati non sono sempre omogenei ma in linea di massima danno la percezione della giungla che si è creata dopo la riforma del titolo 5 della Costituzione del 2001. Il Messaggero ha analizzato alcune di quelle voci che danno più fastidio ai cittadini soprattutto in tempi di crisi economica come quelli attuali, dai viaggi alle spese per gli avvocati e i patrocini legali, da consulenze e gettoni a manifestazioni e convegni e alla cancelleria.



ASSISTENZA INFORMATICA

Partiamo da una voce molto importante nei bilanci, quella dell'assistenza informatica e manutenzione software, importante per l'infrastruttura regionale ma che varia di tantissimo tra un ente e l'altro. Si va da 1.174.052 euro della Puglia agli 80.213.292 del Friuli Venezia Giulia, cifra record che però spiega al Messaggero Mauro Vigini, responsabile della trasparenza e della prevenzione della corruzione dell'amministrazione regionale «non rappresenta solo le spese dell'ente per la manutenzione dei software ma è quanto ha trasferito l'ente nella sua società informatica in house, Insiel che si occupa della ideazione, realizzazione e manutenzione di tutto il sistema informatico della regione, di quasi la totalità di quello dei comuni e di tutto il sistema sanitario regionale. In più in quella cifra è compresa anche la tranche annuale di circa 20 milioni del progetto di banda larga regionale che prevede investimenti per 100 milioni di euro in 5 anni». Dietro il Friuli V.G. spicca la Lombardia con 31.460.822 euro e l'Emilia Romagna con 15.187.887 euro. E ancora Liguria e Veneto intorno ai 12 milioni di euro l'una. Prima del Sud è la Sicilia con 9.311.166 euro. Nell'Italia centrale il Lazio spende 7.490.158 euro, la Toscana 5.670.704 un po' più di un milione di euro rispetto all'Umbria che è quattro volte più piccola e spende 4.310.671 euro.



I PATROCINI LEGALI

Nei patrocini legali la classifica si rovescia. A fronte di una spesa complessiva Italia di 46.041.00 euro, Sicilia (10.527.000 euro) e Calabria (10.094.000 euro) rappresentano quasi la metà del totale, esattamente il 45%. Al terzo posto tra le regioni che spendono di più per le liti troviamo l'Emilia Romagna con 6.661.000 euro e ancora la Puglia con 3.395.000 euro, Lazio e Piemonte con circa 2.600.000 euro l'una. Fanalini di coda, Trentino con appena 26 mila euro e Friuli V.G. con 99 mila euro.



IL MAGMA DELLE CONSULENZE

Una delle spese che probabilmente fa arrabbiare di più i cittadini è la voce-calderone che comprende studi, consulenze, indagini e gettoni di presenza, 53.723.853 euro complessivi dove molte volte finiscono contributi per il sottobosco della politica. Ebbene prima regione per queste spese risulta il Piemonte con 7.158.000 euro seguita dalla Sardegna con 4.224.000 euro e dalla Calabria con 4.061081 euro. A sorprendere di più però è la spesa di molte piccole regioni, a partire dalla Basilicata, quinta dopo l'Emilia Romagna, che spende 3.717.000 euro. E ancora la Valle d'Aosta con 2.453.000 euro. E la Valle d'Aosta brilla al secondo posto anche per organizzazione di manifestazioni e convegni con 5.577.000 euro, dietro la Calabria che spende 6.066.000 euro e prima della Puglia, terza con quasi 5 milioni.



Altri capitoli dove finiscono le voci più disparate sono quelli della cancelleria (oltre 12 milioni totali) e delle pubblicazioni e giornali (15 milioni). Nella cancelleria a fronte di una media di 300 mila euro spicca la Sicilia prima con 2.870.000 euro. Nelle pubblicazioni invece, al primo posto c'è il Lazio con 6.614.000 euro dove però, spiegano dalla regione, ben 6.504.684 riguardano somme pagate al Poligrafico dello Stato per debiti non onorati relativi ai cinque anni precedenti, per la pubblicazione del bollettino regionale.
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