G7, Gran Bretagna: 15 miliardi per l'occupazione femminile nei Paesi in via di sviluppo

Gran Bretagna annuncia 15 miliardi per l'occupazione femminile nei Paesi in via di sviluppo
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Lunedì 3 Maggio 2021, 14:05 - Ultimo aggiornamento: 8 Maggio, 16:25

La presidenza britannica del G7, fra i vari dossier, promette 15 miliardi di dollari per sostenere il rilancio dell'occupazione e dell'imprenditoria femminile nei Paesi in via di sviluppo dopo il Covid nei prossimi 5 anni. Saranno attuate anche iniziative di sostegno al programma globale avviato per garantire l'accesso alle scuole a 40 milioni di bambine e l'alfabetizzazione di altre 20 milioni oltre che per contrastare le violenze di genere. 

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Il summit prevede due sessioni ufficiali, domani e mercoledì, precedute da una cena di benvenuto nella quale il ministro degli Esteri del governo di Boris Johnson accoglierà stasera i sei colleghi e il capo della diplomazia Ue, Josep Borrell, per un confronto dedicato all'Iran e alla questione nucleare. «Quest'anno, mentre avviamo una ricostruzione in meglio dopo la pandemia, il Regno Unito intende mettere i i diritti delle donne e delle ragazze al centro della  presidenza del G7, in unione con i Paesi che condividono i nostro valori» ha sottolineato il primo segretario di Stato, Dominic Raab, in una nota diffusa dal Foreign Office. 

La sessione cruciale di domani del G7 dei ministri degli Esteri prevede invece in particolare discussioni su Cina, Myanmar, Libia, Siria, Etiopia, Russia e Afghanistan (con Di Maio chiamato ad aprire i lavori su Libia e Siria), oltre ad alcuni incontri bilaterali a margine. Mentre mercoledì ci sarà spazio anche per i Paesi ospiti voluti dal governo Johnson (Australia, India, Corea del Sud, Sudafrica), e per i partner dell'Asean. E si parlerà fra l'altro di «società aperta» con riferimento a temi come libertà d'informazione, detenzione arbitraria, libertà di religione, cyber governance, meccanismi di risposta rapida alla disinformazione imputata a Paesi quali Russia o Cina, propaganda online, clima e rilancio sostenibile dell'economia, educazione delle ragazze, prevenzione della fame nel mondo, crisi umanitarie.

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