Bombardamento San Lorenzo

2 Minuti di Lettura
Sabato 18 Maggio 2013, 17:50 - Ultimo aggiornamento: 18:06
Egregio direttore, qualche giorno fa ho avuto modo di visitare la Basilica di S. Lorenzo al Verano e di trarne, al tempo stesso, un confronto con una pubblicazione che illustra ci che stata e continua ad essere nel cuore dei romani e della cristianit tutta.



La Basilica come si sa fu visitata da Pio XII in seguito al bombardamento di Roma da parte degli alleati il 19 luglio 1943. In tale infausto evento l’atrio della basilica fu completamente distrutto ma riedificato, negli anni successivi, con una sottoscrizione pubblica promossa dal quotidiano romano “Il Tempo”.



Mentre mi aggiravo all’interno della basilica confuso tra un gruppo di turisti ho potuto notare i guasti provocati dal tempo e la mancanza di un’adeguata manutenzione.



I frati che l’abitano nell’annesso convento vivono in povertà e i loro parrocchiani si sono ridotti a poche famiglie. Eppure le messe che sono officiate sono seguite da molte persone e spesso il rito è accompagnato da un coro al suono dell’organo.



Si dice che i lavori che potrebbero essere avviati, per restituire dignità al luogo dove questa basilica è stata eretta per onorare la sepoltura di S. Lorenzo che attestò la propria fede con la morte e il supplizio, dovrebbero

essere sostenuti dal Ministero dei beni culturali. Si dice, in proposito che non ci sia peggior sordo di chi non voglia sentire. “Oculos habent et non vident; aures habent et non audiunt; facti sunt sicut equus et mulus

quibus non est intellectus. ”



In tempi di ristrettezze potrebbe sembrare un discorso fuori luogo ma non credo se vediamo le cose in un modo diverso. La basilica non è un itinerario conosciuto al grosso turismo religioso, ma potrebbe esserlo e creare persino opportunità lavorative se si ampliano gli spazi accessibili al visitatore e se talune sale interne, già in parte attrezzate, si utilizzano per incontri e conferenze. La mia idea è di far crescere gli interessi rivitalizzando ambienti da qualche tempo trascurati e tracciarvi un percorso mirato da S. Lorenzo a Santa Croce e San Giovanni.



Ora mi chiedo se nel settantesimo anniversario dal bombardamento degli americani non si riesca a fare qualche servizio giornalistico rievocativo e a parlare di una basilica che sembra essere stata di nuovo se non proprio bombardata di certo mitragliata dall’abbandono.



Riccardo Alfonso