DECINE DI SEGNALAZIONI
«In città non c'è alcun caso neppure sospetto di Coronavirus al momento ha chiarito il sindaco per cui non è necessario sospendere manifestazioni, eventi, incontri sportivi e quant'altro. Come primo responsabile della salute pubblica sono in contatto costante con la Asl e di qualsiasi novità o situazione di pericolo sarei informato immediatamente. Ma, ripeto, a oggi la situazione è sotto controllo. E lo ribadisco per tutte quelle persone che chiamano me o i miei collaboratori segnalando le situazioni più disparate e generando falsi allarmi. Segnalazioni che puntualmente rigiriamo alla Asl». Anche il civitavecchiese rientrato da una trasferta di lavoro nella zona di Codogno e che ha accettato l'isolamento dallo scorso week end, viene costantemente monitorato dalla Roma 4, con controlli due volte al giorno e non presenta alcun sintomo anomalo. «Stiamo valutando, in costante contatto con le istituzioni superiori - ha aggiunto Arillo di riprire il Centro operativo permanente (Coc, ndc) di Fiumaretta e di attivare un numero verde per fornire tutte le informazioni e rispondere ai debbi dei cittadini». «In caso di sintomi sospetti hanno ribadito sindaco e coordinatore Prociv o solo per segnalare un vicino rientrato da zone cosiddette a rischio sia estere che del nord Italia (come la Lombardia, dove finora si è registrata la più alta percentuale di contagi di Coronavirus, ndc) ci si deve rivolgere ai propri medici di base che sono in contatto continuo con la Asl e non al 112». Civitavecchia, come emerso ieri dal tavolo, se si riscontrasse un sospetto caso di Coronavirus, è pronta ad attuare tutta la procedura prevista dal decreto legge firmato nelle scorse ore dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
I PIANI OPERATIVI
Ieri pomeriggio, intanto, una riunione parallela a quella del Pincio si è tenuta in Regione con i vertici delle aziende sanitarie del Lazio. Per Civitavecchia era presente il direttore generale Giuseppe Quintavalle, sostituito al tavolo del Comune dal direttore del San Paolo Antonio Carbone. «Su disposizione regionale ha spiegato il vice sindaco Grasso anche il nostro ospedale sarà dotato nei prossimi giorni di un accesso diviso al pronto soccorso. Il triage verrà fatto in apposite tende esterne gonfiabili per tutte le persone che presenteranno sintomi compatibili col virus. Si tratta di una precauzione presa a livello regionale per scongiurare eventuali contagi. Nessun allarme dunque se vedrete queste tende fuori al San Paolo». Resta molto alta la guardia anche all'interno dello scalo, dove c'è comprensibile apprensione per tutti i passeggeri in transito, ma anche per gli autotrasportatori locali che rientrano da trasferte nel nord Italia. Le varie misure preventive nel porto verranno affrontare in una riunione operativa tra Adsp (rappresentata ieri dalla segretaria Roberta Macii), Dogana, forze dell'ordine e Asl. Riunione nella quale si individueranno anche aree nello scalo da adibire ad eventuali zone di decontaminazione.
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