Si parte dalla questione ambientale, sempre molto attenzionata a Civitavecchia. Per qualcuno il confronto è già chiuso. Motivo? Ministero e Regione avrebbero già deciso per la svolta a gas, ma dalle parti di piazzale Guglielmotti ancora non si vuole abdicare: «Crediamo che i Comuni e i territori non possano essere tagliati fuori da decisioni come queste dichiara il vice sindaco Massimiliano Grasso il nostro consiglio comunale si è espresso all'unanimità. C'è una contrarietà evidente della città a un progetto come quello che ha presentato Enel, a maggior ragione se non verranno smantellati gli altri gruppi. Con il rischio di ritrovarci con un doppio problema, gas e carbone. Una prospettiva inaccettabile sotto tutti i punti di vista».
Riconversione a gas partita ancora aperta, dunque, mentre si preannuncia rovente quella di Csp. La novità è che la partenza del nuovo porta a porta sarebbe a un passo. «Entro la fine di settembre auspichiamo di iniziare con la sperimentazione in alcuni quartieri annuncia il vice sindaco e assessore alle partecipate ci saranno le prime eco-stazioni installate in alcune zone della città, in grado di coprire circa 800/1000 cittadini. Inoltre Civitavecchia non sarà più divisa in due zone, la 1 e la 2, bensì si valuteranno i singoli quartieri con le loro tipicità, la lontananza dal centro o il numero di abitanti di un edificio. E poi si deciderà se lasciare il porta a porta o passare alla stradale». Ma Csp deve essere anche riorganizzata a livello occupazionale e soprattutto risanata nel suo bilancio. Di recente la governance della municipalizzata ha inviato al Comune il piano di ristrutturazione: «Non è scritto sulla pietra, nel senso che deve passare dal consiglio comunale, ma a me sembra un documento che rispecchia gli indirizzi dati dall'amministrazione commenta Grasso -. La cosa fondamentale è che per il 2021 è previsto il riequilibrio dell'azienda, un passaggio fondamentale per la società». Il vice sindaco conferma anche l'eventualità di inserire un direttore generale: «Nella mia proposta di modifica dello statuto c'è anche questa possibilità. Non è una priorità assoluta, visto che prima è necessario sistemare i conti, ma in futuro un riferimento di questo tipo, che potrebbe avere il profilo di un tecnico esperto di igiene urbana, sarebbe a mio avviso funzionale all'interno della cabina di comando dell'azienda».
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