Ecco cosa significa dover rimandare a data da destinarsi una cerimonia come questa: «Tanto per cominciare, sarebbero venuti parenti e amici da lontano, che avevano già prenotato e pagato bed & breakfast. Per noi la grana adesso è rappresentata dalla sala del ricevimento. L'avevamo studiata e già potenzialmente attrezzata per l'inizio dell'estate. E peggio ancora, non sappiamo quando poterla prenotare di nuovo. Infatti dalla parrocchia ci hanno fornito come ipotesi settembre ma è indicativa perché le prenotazioni sono andate a scalare e le richieste per l'autunno sono notevoli. Non sappiamo cosa fare».
A complicare una situazione già difficile, il dover vivere separati: «Siamo stati costretti a tornare dalle rispettive famiglie. Convivevamo da tempo e, decidendo di compiere il passo, abbiamo comprato una casa con qualche ristrutturazione da fare. Così siamo rimasti senza tetto e senza sposarci. E con i lavori in casa da programmare ed effettuare quando riusciremo a entrare in fase 2. Ma potrebbero volerci mesi». Unico aspetto filato (quasi) liscio, i vestiti da cerimonia: «L'avevo scelto, misurato e aggiustato da tempo dice Simona in pochi giorni sarà pronto». «Anch'io l'ho scelto e provato, ma richiedeva qualche ritocco sartoriale. Ahimé, è rimasto lì», la conclusione amara di Luca.
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