Civitavecchia, la parente di un ospite della Rsa Madonna del Rosario: "Il personale non ha usato subito le protezioni"

La Rsa Madonna del Rosario (Foto Giobbi
di Stefano Pettinari
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Domenica 5 Aprile 2020, 11:21 - Ultimo aggiornamento: 11:29
Le giustificazioni della responsabile della Rsa Madonna del Rosario, Rosalba Padroni, non sono piaciute ad una parente di un ospite della struttura di via Buonarroti. «Nell'intervista rilasciata a Il Messaggero dalla dottoressa Padroni ho rilevato parecchie inesattezze», sostiene la signora Alessia Pipola, che alla Madonna del Rosario aveva suo suocero. Quindi racconta quanto accaduto al padre di suo marito.
«Non ho intenzione di fare polemica - dice subito - ma vorrei dare voce a quanto accaduto a mio suocero, che era degente nella struttura da tre anni, con una importante demenza senile, ma tutto sommato in buona salute. La storia è questa: il 5 marzo scorso alle 12,12 ho ricevuto comunicazione dalla struttura che era vietato l'accesso ai parenti». Fin qui le versioni corrispondono, perché la stessa Padroni ha detto che in effetti dal 5 marzo, ovvero da quando è stato emanato il primo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato vietato l'accesso ai parenti degli ospiti. Però poi qualcosa non coincide. «Da quella data, per quasi una settimana, il personale ha lavorato senza presidi di protezione idonei. Questo lo posso affermare con certezza in quanto mio marito, il 9 marzo, ha visto il padre dalla porta a vetri del piano terra, di ritorno dalla fisioterapia, portato da un operatore senza guanti e mascherina». La responsabile della Rsa invece aveva detto che dal 5 marzo tutti erano stati dotati di guanti e mascherine. Quindi la signora Pipola racconta l'odissea di suo suocero. «Il 15 marzo viene sottoposto a tampone, come tutti nella struttura. Il 21 arriva l'esito ed è negativo. Il 24 secondo tampone. Il risultato arriva il 27 ed ancora con esito negativo. Il 31 ci dicono che mio suocero ha la febbre, ma con la tachipirina gli si abbassa. Ma il primo aprile, alle 17,20 veniamo avvisati che hanno chiamato il 118 per trasportarlo al Gemelli. Il giorno dopo alle 2 e un quarto il Gemelli ci avvisa che è risultato positivo al Coronavirus ed è gravissimo. Lui era stato isolato al terzo piano insieme ad altri negativi». L'ex degente della Rsa resta grave. «Dopo che l'altro ieri la situazione sembrava stesse precipitando conclude la signora Pipola - per fortuna ieri è migliorato, sembra per effetto delle cure che gli stanno somministrando. La situazione resta comunque critica e piuttosto grave».
 
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