A Civitavecchia un carcere per i detenuti malati di Covid del Lazio: coro di no

Il carcere di via Tarquinia a Civitavecchia
di Pierluigi Cascianelli
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Domenica 19 Aprile 2020, 15:17
Il carcere di Civitavecchia messo a disposizione per i Covid-19 di tutta la regione? L'ipotesi è sul campo ma le prescrizioni della Asl Roma4 bloccano il tutto, almeno per il momento. La proposta è del Provveditorato delle carceri, che sta cercando delle strutture idonee per destinare diversi contagiati del territorio laziale. Fra le location prese in considerazione c'è anche e soprattutto quella del cosiddetto bagno penale, la struttura carceraria di via Tarquinia. Una soluzione che sarebbe al vaglio degli organi preposti ma che sta trovando parecchia resistenza, in primis da parte dell'azienda sanitaria che ha imposto molte disposizioni stringenti per un eventuale ok al trasferimento. E poi della politica, che non vede di buon occhio un'iniziativa di questo tipo, considerando lo status in cui versa Civitavecchia in chiave emergenza da coronavirus, con due cluster in altrettante Rsa. Senza dimenticare le criticità che ha vissuto lospedale San Paolo.
«Ho sentito che circola questa ipotesi, con tutto il da fare di questi giorni non me ne sono potuto interessare molto premette il sindaco Ernesto Tedesco ma credo che la nostra città non sia eventualmente idonea ad accogliere una proposta di questo tipo». Gli fa eco il consigliere regionale della Lista Zingaretti, Gino De Paolis: «La questione si muove su due binari. Da un lato non si possono abbandonare i detenuti al loro destino. Dall'altro però ritengo che Civitavecchia abbia già le sue gatte da pelare. Per questo credo sia necessario guardare verso altri lidi, magari meno in sofferenza». I prossimi giorni saranno determinanti per sciogliere le riserve. «In quella struttura ci sono i cosiddetti detenuti semi liberi, che ora sono a casa proprio a causa della quarantena. Così si è liberato dello spazio. La proposta è arrivata alla Regione che però non ha ancora dato alcuna riposta conferma il consigliere regionale di Italia Viva, Marietta Tidei -. Penso che si debba decisamente guardare in altre direzioni per trovare una soluzione».
 
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