Civitavecchia, le famiglie indigenti superano quota mille

La Croce Rossa carica i pacchi alimentari da consegnare alle famiglie indigenti (Foto Luciano Giobbi)
di Pierluigi Cascianelli
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Mercoledì 29 Aprile 2020, 13:40
IL SOSTEGNO
Oltre mille famiglie vivono in condizione di grave difficoltà economica. E' il dato drammatico annunciato dal Comune che ha fatto un bilancio degli ultimi interventi, fra la distribuzione ai nuclei familiari delle donazioni, i bandi con fondi governativi e regionali.
Prima i numeri, dando un'occhiata a quanti in questa fase critica hanno uno status di completa indigenza. I volontari hanno raggiunto 595 famiglie, per un totale di 1619 persone (di cui 380 minori). Da segnalare che in 15 giorni la crescita ha fatto registrare 105 famiglie in più (per un totale di 251 persone, dei quali 38 minori) che si sono rivolte al numero 0766/19422. «Quasi 30 mila chili di beni alimentari distribuiti in un mese e mezzo di attività, per un bilancio purtroppo solo parziale, la dicono lunga su quanto cuore ci abbia messo la città nel donare ma soprattutto il grande spirito di sacrificio e solidarietà dimostrato dai volontari di Protezione civile e Croce Rossa», spiega il sindaco Ernesto Tedesco.
Si accennava alla quota di mille abbondantemente superata in riferimento alle famiglie che hanno dovuto chiedere un aiuto per andare avanti. «Considerando le circa 600 famiglie servite con la distribuzione, aggiungendovi le oltre 330 che hanno ricevuto i buoni spesa del bando terminato poco prima di Pasqua e ricordando che è aperto anche quello con fondi regionali di sostegno agli affitti per le famiglie che stanno pagando il prezzo del fermo determinato dal coronavirus, abbiamo senz'altro sfondato il tetto di oltre mille famiglie», conferma il primo cittadino. «Mille famiglie che hanno dovuto chiedere aiuto, trovando una rete di solidarietà a rispondere, anche grazie alla professionalità del personale dei Servizi sociali, diretto con il cuore dall'assessore Alessandra Riccetti. Mi auguro pertanto che chi può comprenda che c'è da dare una mano, economicamente o anche attraverso donazioni di beni di prima necessità (generi alimentari o di igiene, ndc), continui a farlo, aspettando anche quegli interventi strutturali che ormai non sono più rimandabili», conclude Tedesco.
Domani intanto si chiude il bando per i fondi regionali, che darà la possibilità al Pincio di attingere da un tesoretto di 210 mila euro. Ed è in arrivo anche un altro avviso pubblico, visto che dal primo bando, quello con le risorse messe a disposizione dal Governo, sono avanzate delle somme abbastanza significative (si parla di quasi 200 mila euro). Insomma, nel breve periodo ci sarà ancora margine per sostenere chi è in difficoltà, ma la crisi avrà sicuramente un'onda lunga. Per questo quanto si è fatto finora, sia grazie ai privati che attraverso i fondi statali, rischia seriamente di non bastare.
Pierluigi Cascianelli
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