Tornare a frequentare luoghi affollati, primi fra tutti i mezzi pubblici, offre sguardi e spunti di riflessione a cui ormai non eravamo più abituati su un'umanità estremamente varia. È raro - ma questa non è una novità - trovare chi in metropolitana non impugni lo smartphone e non se ne stia a capo chino sullo schermo. C'è chi approfitta di quel tempo sospeso per lavorare, per chattare con gli amici, per scorrere le bacheche social. Alcuni sono più concentrati di altri, e proprio per questo suscitano curiosità.
Come quella donna sulla quarantina incontrata qualche giorno fa sulla Linea A della metro a Roma: entrata quasi di corsa, si è diretta senza nemmeno muovere gli occhi dal display verso il primo posto libero che, casualmente, era accanto a quello del sottoscritto.
andrea.andrei@ilmessaggero.it
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