Tigre della Tasmania, recuperato per la prima volta l'RNA: l'obiettivo è «resuscitare» la specie estinta

«È uno studio rivoluzionario che mira a recuperare le specie»

L'esemplare di Tigre della Tasmania oggetto dello studio (immag diffuse dal dott Emilio Marmol Sanchez)
di Remo Sabatini
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Venerdì 22 Settembre 2023, 14:01

La scoperta è rivoluzionaria. Per la prima volta, infatti, è stato isolato e decodificato l'RNA da una creatura estinta. Un fatto senza precedenti che apre nuove prospettive sullo studio della biologia delle specie animali vissute centinaia, se non migliaia di anni fa. Quello che soltanto fino a ieri era soltanto un progetto, è divenuto realtà grazie al dott Emilio Marmol Sanchez, biologo al Palaeogenetics Centre e SciLifeLab svedese che, analizzando un esemplare di tigre della Tasmania di 130 anni fa conservata presso il Museo di Storia Naturale di Stoccolma, è riuscito nell'impresa. Nello studio, pubblicato sulla rivista scientifica Genome Research, Sanchez spiega: «L'RNA fornisce la possibilità di attraversare la cellula e i tessuti così da capire la vera biologia di quell'animale, preservata nel tempo».

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Cos'è la tigre della Tasmania

Dalle dimensioni simili ad un coyote, la tigre della Tasmania, conosciuto anche come tilacino, era un formidabile predatore.

Marsupiale, scomparve circa duemila anni fa tranne nello stato della Tasmania dove però fu oggetto di una caccia senza quartiere che la portò all'estinzione. L'ultimo esemplare vivente, chiamato Benjamin, detenuto in cattività, morì allo zoo di Beaumaris a Hobart, in Tasmania, nel 1936.

«L'obiettivo è resuscitare una specie estinta»

«Una migliore comprensione della composizione genetica della tigre - spiega l'autore dello studio - potrebbe certamente aiutare gli sforzi già avviati per riportare in vita l'animale». Cos'è l'RNA? L'Acido Ribonucleico è la molecola polimerica implicata in vari ruoli biologici di codifica, decodifica, regolazione e espressione dei geni. «Ci fornisce la possibilità di ispezionare le cellule e i tessuti dell'esemplare per capire la reale biologia preservata dal tempo, prima che questi morisse» è stato sottolineato. «È uno studio rivoluzionario», ha affermato Andrew Pask, professore all'Università di Melbourne dove è alla guida di un progetto che mira a "resuscitare" la  specie. «Fino a ieri, ha proseguito, pensavamo che nei vecchi musei e nei campioni antichi conservati fosse rimasto solo DNA. Questo studio dimostra che è invece possibile ottenere l'RNA anche dai tessuti. Un enorme passo avanti nella comprensione della biologia degli animali estinti che ci aiuterà a costruire genomi migliori».

Cos'è l'RNA

Il DNA antico, come spiegato, nelle giuste condizioni può durare più di 1 milione di anni. L'RNA, che è una copia temporanea del DNA, è più fragile e si decompone più rapidamente. Per questo, almeno fino poco tempo fa, si pensava non fosse così duraturo. Nel 2019, ad esempio, un team di ricercatori aveva sequenziato l'RNA dalla pelle di un lupo di 14mila trecento anni fa rinvenuto conservato nel permafrost ma l'ultima ricerca rappresenta la prima volta che viene recuperato da un animale che non esiste più. Da qui la speranza di ottenere lo stesso risultato da altre specie più lontane nel tempo come, ad esempio, il mammut lanoso. «Se ci si concentra solo sul DNA, ha concluso Sanchez, non si è in grado di cogliere le specificità di ognuno. Quasi che fosse un enorme ricettario a disposizione di diversi ristoranti in varie città, leggendo soltanto le ricette, si può imparare molto ma solamente assaggiando si avrà la possibilità di apprezzare la realtà del metabolismo, della biologia e le specifiche che tutti quei ristoranti, o per meglio dire cellule, hanno dentro di sé».

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