L'episodio che aveva indignato associazioni e animalisti, risale al 9 gennaio scorso quando, ormai buio, un uomo a bordo di un auto, si era lanciato in un folle inseguimento sulla neve ai danni di un branco di lupi. L'inseguimento, a circa 50 chilometri orari, era stato filmato dallo stesso che, con l'auto che si avvicinava pericolosamente agli animali ormai stremati, mentre filmava commentava: «Beccati, ora li scanno».
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Il fatto, avvenuto lungo la strada del Passo Tre Croci, nel cuore delle Dolomiti Venete, diffuso dall'autore della ripresa, sarebbe finito immediatamente sui social scatenando polemiche infinite. Così, mentre quei lupi, alla fine l'avrebbero scampata, per Luca Ghedina, fratello del campione di sci Kristian, autore di inseguimento e filmato, la vicenda si sarebbe protratta ben più a lungo.
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Enpa: «Quanto accaduto è inaccettabile»
«È una vittoria molto importante, ha dichiarato la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi. Sottolinea quanto sia stato inaccettabile l'accaduto. Un esempio di ciò che non si deve mai fare se si incontrano questi animali che, lo ricordiamo, sono particolarmente protetto e beni indisponibili dello Stato». Nel filmato, traspare il risentimento di Ghedina contro quei lupi responsabili, a suo dire, di attacchi ad alcuni capi di bestiame. «Ma questo, ha proseguito la Rocchi, non può essere una giustificazione per un comportamento così sbagliato, pericoloso e inutilmente crudele. Si può fare certamente prevenzione».