Le parole, urlava Nanni Moretti in "Palombella Rossa", sono importanti. Non si scelgono a caso in un fantomatico catalogo alla moda, hanno significato, tracciano "fisicamente" la linea dei pensieri. Per questo è impregnato di senso il titolo, "L'abbandono" del nuovo libro di Diana Letizia, una carriera tra carta stampata e web, una giornalista di razza come si dice. Un'attribuzione quantomai calzante dato che con uno stile personale e impregnato di vita racconta la sua storia. Responsabile del sito Kodàmi che sforna notizie sulle diverse vite del mondo, animali e non, ha svelato il suo tracciato che però da personale diventa universale con diverse sfaccettature e richiami di lettura. Cosìcché l'abbandono - o meglio gli abbandoni - diventano lo spunto doloroso per un'avventura che riporta alla vita, o meglio alla pienezza della vita, in un incontro, quello con il cane Frisk, nella finzione letteraria O'mar, che diventa pietra d'angolo per la costruzione di un nuovo futuro. E l'abbandono da accezione negativa prende quella positiva
LA PRESENTAZIONE
Un libro appassionante, Round Robin Editore, che oggi viene presentato in anteprima alle 19 agli Horti Magici di piazza Vittorio insieme con il presidente della Lav Gianluca Felicetti e con Sandra Milo, la grande attrice che con i suoi spumeggianti 90 anni e l'adozione di un levriero abbandonato Jim , è diventata una sorta di faro, allegro ma anche polemico, degli amanti degli animali.
L'appuntamento anticipa di qualche giorno l'uscita ufficiale del romanzo prevista per 7 luglio nelle librerie e su tutte le piattaforme online, dove è già disponibile in pre-ordine. I diritti dell’autrice saranno destinati in beneficenza ad associazioni nazionali e a canili/rifugi locali che operano sul territorio in base ad un approccio con cani e persone basato sull’empatia e la conoscenza, finalizzato a percorsi di adozione consapevole.
IL LIBRO
Dopo la morte dell’amatissimo padre e l’abbandono di Anna, la sua migliore amica, incapace di starle accanto, Francesca, giornalista quarantenne, ha un’unica bussola affettiva: O’mar, il meticcio adottato qualche anno prima. Incoraggiata dal suo amore per i cani, si fa trascinare da Michela, educatrice cinofila, a Taghazout, in Marocco, per censire con un gruppo di volontari la comunità di randagi che vive in esemplare sintonia con la popolazione locale.
Così l'abbandono del padre e dell'amica si tramuta da passivo ad attivo e la protagonista abbandona lei la catena di ricordi e rancori e si abbandona alle pieghe inaspettate della vita. E questo grazie a una cane che ha subito a sua volta il più crudele degli abbandoni.
LA SCRITTRICE
Nata a Napoli, Diana Letizia ha una carriera articolata tra carta e digitale, avviata con un master in giornalismo online e le prime esperienze da capo area di Caltanet.it e cronista de Il Messaggero, per poi diventare responsabile della redazione online dell’Agenzia Dire. E’ stata anche Front Doors Editorial Manager di Yahoo Italia e Global Content & Community Director di TheBlogTv, la prima media company europea “user generated”. Prima di entrare a far parte della famiglia di Ciaopeople, ha diretto la redazione online de' Il secolo XIX e ha creato una sezione dedicata all’etologia cinofila, con reportage multimediali sul territorio nazionale ed estero (unica giornalista italiana ad aver visitato il Territorio de Zaguates, il santuario di cani liberi più grande del mondo) e il progetto “Vita da cani. Davvero!”, una serie di video incontri con esperti del settore. Dal 2015 insegna giornalismo all’Università, prima all’IFG di Urbino e poi al dipartimento di Scienze Politiche dell’Ateneo di Genova.
«Un cane ti cambia la vita” – commenta Diana Letizia – e da quando ho incontrato Frisk, un meticcio siciliano, cresciuto a Genova e ora napoletano d’adozione, un modo di dire è diventato lo specchio della mia esistenza, tanto da trasformare anche il mio percorso professionale. Perché la vita con un cane è relazione e scambio, è rispetto e condivisione, è comprendere che da una parte e dall’altra ci sono due individui che si incontrano e si scelgono»