Test antidroga per assessori e dipendenti al Comune di Pescara dopo lo scandalo tangenti e cocaina

Dalle intercettazioni, infatti, è emerso che i favori non venivano ripagati solamente in denaro, ma soprattutto in cocaina

Test antidroga per assessori e dipendenti al Comune di Pescara dopo lo scandalo tangenti e cocaina
di Giuseppe D’Intino
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Domenica 18 Giugno 2023, 00:44

Test antidroga per tutti. Così il sindaco di Pescara prova a uscire dall’angolo, dopo lo scandalo tangenti e cocaina che ha travolto l’amministrazione. A destare sconcerto, infatti, stavolta non è tanto il capitolo mazzette, ma soprattutto che un personaggio così vicino al primo cittadino possa essere dipendente da sostanze stupefacenti. Chiaramente, il riferimento è all’inchiesta che ruota attorno all’ex numero uno dei Lavori pubblici Fabrizio Trisi, finito in manette insieme ad altre tre persone. Dalle intercettazioni, infatti, è emerso che i favori non venivano ripagati solamente in denaro, ma soprattutto in cocaina.

«La cronaca di questi giorni ha purtroppo dimostrato che occorre alzare il livello di attenzione e di salvaguardia del Comune verso l’esterno e verso l’interno», annuncia Masci.

Il primo cittadino intende applicare lo stesso codice etico della polizia municipale anche a dipendenti, assessori e consiglieri comunali, così da verificare chi fa uso di droghe. «Si tratta di un provvedimento a tutela della loro salute e a garanzia dell’intera cittadinanza – prosegue il sindaco –, considerato che si tratta di pubblici ufficiali che rappresentano un’istituzione». Il test, tuttavia, per legge non può essere obbligatorio e sarà solo su base volontaria. «A breve – conclude Masci –, vareremo anche uno sportello di aiuto e tutela per i dipendenti tramite il quale si possa chiedere supporto alle strutture comunali per eventuali situazioni patologiche da affrontare e curare».

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LE REAZIONI

Le risposte non si fanno attendere: «La toppa rischia di essere peggiore del buco – commenta Massimo Di Giovanni, segretario generale di Fp-Cgil Pescara –. Innanzitutto, per i dipendenti esiste già il medico competente che effettua visite periodiche. Inoltre, credo che l’iniziativa sia una manovra politica che serva più a dare un messaggio alla maggioranza, piuttosto che a risolvere realmente il problema. Dopotutto, tra qualche mese vi saranno le elezioni». Finora, i sindacati non sono stati interpellati sulla questione e dunque chiedono un incontro all’amministrazione per discutere di quanto già annunciato dal primo cittadino. Dal canto loro, i consiglieri comunali di centrosinistra tornano a chiedere le dimissioni del sindaco, anche per quello che definiscono «un annuncio senza pudore, senza ritegno e senza vergogna per provare a nascondere la totale assenza di vigilanza da parte del sindaco e degli assessori sui comportamenti amministrativi del braccio destro di Masci». Secondo il gruppo consigliare di opposizione, la vicenda è destinata a ripercuotersi sui dipendenti: «La fragilità di una difesa dell’indifendibile oggi scade nel ridicolo e nell’offesa – si legge nel comunicato dei consiglieri di centro-sinistra –. Pur di difendere la posizione dei suoi fedelissimi, il sindaco Masci infanga centinaia di madri e padri di famiglia che lavorano al Comune, annunciando di volerli sottoporre al test antidroga. Totale solidarietà ai tantissimi dipendenti perbene del Comune di Pescara, infangati da un sindaco diventato spregiudicato e disperato».

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