Il fornello a gas le incendia il vestito: anziana avvolta dal fuoco muore carbonizzata

A dare l'allarme è stata la figlia che viveva con sua madre. Marisa Bontà si era da poco alzata. A causa di un infarto è caduta vicino al pentolino del latte messo a scaldare per la colazione: la vestaglia sintetica ha preso fuoco e la donna è stata avvolta dalle fiamme

Il fornello a gas le incendia il vestito: anziana avvolta dal fuoco muore carbonizzata
di Teodora Poeta
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Domenica 3 Settembre 2023, 08:42 - Ultimo aggiornamento: 08:44

Un malore e poi la tragica fatalità di quel fornello vicino acceso con sopra il pentolino del latte per la colazione che ha fatto prendere fuoco alla vestaglia sintetica indossata quando lei si è accasciata. E’ questa la ricostruzione della drammatica dinamica dell’incidente avvenuto, ieri mattina, in un’abitazione al terzo piano di una palazzina nel pieno centro cittadino di Corropoli, in via San Giuseppe, in provincia di Teramo, dove ha purtroppo perso la vita l’85enne Marisa Bontà. A dare l’allarme al 118, intorno alle 9.30, è stata la figlia che viveva con sua madre. A quell’ora l’anziana si era da poco alzata. Marisa era una donna molto conosciuta e benvoluta in paese e la notizia ha lasciato tutti affranti. All’obitorio dell’ospedale di Sant’Omero, dov’è stato poi trasferito il corpo ritrovato ustionato nelle parti superiori, ieri stesso è stata subito eseguita l’ispezione cadaverica da parte del medico legale Giuseppe Sciarra su disposizione della pm di turno Francesca Zani, la quale ha poi rilasciato il nulla osta per la sepoltura.

Dall’esame è emerso che l’incidente domestico sarebbe stato preceduto da un malore, probabilmente un infarto. A tratteggiare il ricordo più bello di Marisa è il blogger 74enne, pure lui di Corropoli, Umberto Pompilii, che scrive: «Un’altra corropolese verace se ne va: una corropolese verace del centro storico, di piazza Pie’ di Corte. Da signorina ha abitato nell’ottocentesco palazzo di fronte al Comune. Collaborava con la famiglia facendo l’edicolante e la telefonista. Solo pochissime famiglie (quelle ricche) possedevano il telefono. Le altre, per un eventuale contatto con parenti e amici, dovevano andare da Marisa che, inserendo dei fili in buchi, li metteva in comunicazione». Poi, però, lei ha scelto il posto fisso per quello alle Poste ed è lì che tutti la ricordano in paese. «Viene mandata a Poggio Bustone. Qui conosce Marcello Marcelletti, poi  il matrimonio e il riavvicinamento alla casa paterna – prosegue Pompizii -. Casa che dovrà lasciare a causa del terremoto del 2016 -17 e in cui non è mai rientrata». E invece a breve, proprio in quella casa, Marisa ci sarebbe potuta tornare perché stava per essere riconsegnata dopo i lavori. I funerali si svolgeranno domani, alle 11, nella chiesa di Sant’Agnese a Corropoli.
 

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