Pescara. Teatro sull'area di risulta
una consulenza da 50.000 euro

Pescara. Teatro sull'area di risulta una consulenza da 50.000 euro
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Mercoledì 12 Novembre 2014, 13:08 - Ultimo aggiornamento: 16:43
PESCARA Il nuovo teatro nell’area di risulta non ha ancora visto la luce, se mai la vedrà, ma per i contribuenti pescaresi rappresenta già un costo, anche piuttosto salato: ammonta a 48.448,40 euro, Iva compresa, la cifra chiesta al Comune dall’architetto Michele Lepore per l’incarico svolto in veste di Rup per il nuovo teatro comunale. Richiesta di pagamento che il Comune si è visto recapitare sotto forma di decreto ingiuntivo. Forse perché l’architetto Lepore, cambiata la maggioranza e quindi pure l’aria a Palazzo di città, temeva ovvero teme di dover aspettare chissà quanto tempo per essere saldato; o forse, chissà, proprio perché altre sue richieste in tal senso sono rimaste senza risposta, ipotesi peraltro credibile alla luce delle gravi difficoltà di cassa in cui versa l’amministrazione cittadina. Di sicuro l’atto è legittimo, avendo Lepore effettivamente svolto l’incarico che gli era stato affidato, e da parte del Comune non ci sarà alcun ostruzionismo. L’avvocato Lorena Petaccia dell’Ufficio legale del Comune ha già inoltrato l’ingiunzione di pagamento ai dirigenti che dovranno comunicare «entro il 14 novembre» se l’ente intende corrispondere l’importo richiesto. L’alternativa è l’impugnazione. «In mancanza di tempestiva opposizione, il decreto diviene titolo esecutivo e il credito vantato non può più essere messo in discussione».

Legatissimo a Carlo Masci, Lepore entrò in Comune con un contratto di consulente subito dopo l’elezione del sindaco Luigi Albore Mascia. Incarico che gli fu presto revocato sulla scia di una serie di obiezioni legate alla sua docenza universitaria. Nondimeno l’architetto restò a Palazzo di città con ruoli operativi spesso svolti a titolo gratuito, stando a quanto dichiarato sempre da Masci. Il restyling delle riviere e altri recenti interventi di arredo urbano portano la firma di Lepore. Evidentemente non era gratuito l’incarico di Rup (responsabile unico di procedimento) assegnatogli con atto di determinazione 173/BR del 9 maggio 2012 a firma di Fabrizio Trisi, altro dirigente legatissimo a Masci e oggi esautorato. Dietro un compenso previsto di 48.448,40 euro, l’architetto Lepore ha stabilito nero su bianco le caratteristiche che avrebbe dovuto avere il futuro teatro monumentale sull’area di risulta, fissando paletti ovvero parametri di riferimento per il progettista che sarebbe stato incaricato con l’aggiudicazione dell’appalto.

Con il cambio di sindaco, gli obiettivi dell’amministrazione comunale riferiti al teatro sono oggi mutati. Alessandrini non ha inserito la struttura tra le priorità e comunque è più favorevole a un contenitore polivalente. Il progetto di Lepore giace in un cassetto e ai pescaresi non resta che mettere mano al portafogli.