«Vorrei ricordare al sindaco che proprio accanto a quella roccia, c'è il sacrario della Brigata Maiella, dove sono scolpiti i nomi di coloro che donarono la vita per liberarci dall'occupazione nazista. Invito il sindaco di Villa Santa Maria non a cancellare quella scritta, ma a trasformarla da Dux in Pax, basta semplicemente cambiare due lettere. Potrebbe così inaugurare nell'ambito della promozione sportiva delle scalate sulla roccia, "le scalate della pace"».
Si difende il sindaco Giuseppe Finamore: «Quell'incisione è sempre stata lì. A fine anni '90 era sta coperta dalla polvere dei lavori di messa in sicurezza del costone, ma le piogge acide l'avevano già in parte ripulita. Noi abbiamo un progetto di valorizzazione turistica per realizzare 52 vie di risalita per arrampicata su quella parete: dovevano essere ripuliti i cespugli, i rami ed è stata ripulita anche la scritta. Io - sottolinea il sindaco - non ho nessuna intenzione di ricoprirla, è sempre stata là, noi siamo cresciuti con quella scritta che non inneggia a niente, è una scritta che c'era, e se serve da attrattiva per far venire gente nel mio paese va benissimo.
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