La misura cautelare appena ripristinata nei confronti di Colella trae origine da una complessa attività di polizia giudiziaria sviluppatasi attraverso articolate investigazioni economico-finanziarie svolte dai finanzieri del locale Nucleo di Polizia Tributaria e sfociate nell'autunno scorso nell'accertamento di rilevanti importi, per circa 9 milioni di euro, sottratti al pagamento dell'imposta sul valore aggiunto e delle imposte sui redditi (Ires, Irap, ritenute alla fonte) relative agli anni dal 2008 al 2013. Con riferimento a tali omissioni Colella veniva deferito per i reati di cui agli artt. 10 bis, 10 ter e 10 quater del D.Lgs. 74/2000. Per omesso versamento di ritenute, di Iva e per indebita compensazione. Sulla scorta di ulteriori approfondimenti investigativi venivano estese all'accertamento di tutte le posizioni debitorie della società nei confronti del Fisco, anche in considerazione delle risultanze di pregresse attività ispettive svolte nei suoi confronti da parte della Direzione Regionale Abruzzo e della Direzione Provinciale dell'Aquila dell'Agenzia delle Entrate. Tale attività, eseguita dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza dell'Aquila congiuntamente a personale dell'Agenzia delle Entrate, portava alla luce ulteriore materia imponibile che faceva lievitare le imposte dovute ma non versate a circa 13 milioni di euro. Durante tali operazioni sono state anche messe in atto attività di intercettazioni.
Ma.Bian.
© RIPRODUZIONE RISERVATA