Covid, 14 positivi a Sant'Egidio. Il sindaco: «Chiudo tutto». Polemiche nella scuola di Silvi

Covid, 14 positivi a Sant'Egidio. Il sindaco: «Chiudo tutto». Polemiche nella scuola di Silvi
di Tito Di Persio
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Giovedì 8 Ottobre 2020, 10:43 - Ultimo aggiornamento: 10:46

Non si arresta la nuova ondata di casi di coronavirus. Sant’Egidio alla Vibrata è il Comune più colpito della provincia di Teramo coni, quattordici casi, dieci tra martedì e ieri. Il primo cittadino non esclude misure drastiche, quali la chiusura dei locali della movida e pub. Tra i contagiati si registrano anche tre studenti di 14 anni che frequentano il liceo scientifico “Orsini” di Ascoli Piceno, chiuso per Covid-19 dopo che si è scoperto essersi generato un focolaio. A comunicarlo in un post su Facebook nella tarda serata di martedì il sindaco Elicio Romandini.

«Mi sono stati comunicati ufficialmente dalla Asl Teramo, un totale di 14 positivi i cui nomi sono stati notificati al sottoscritto - polemizza Romandini - Inoltre, da informazioni assunte da alcuni medici di base operanti sul territorio del nostro comune, ci potrebbero essere ulteriori 10-15 casi positivi. I cittadini che già sanno di essere positivi, attraverso tamponi eseguiti presso la Asl di Teramo o anche presso strutture private, che comunque che sanno di avere dei sintomi quali febbre, tosse secca e mal di gola, sono “assolutamente obbligati” a comunicare al medico di famiglia il proprio stato di salute ed in caso di sospetta positività, devono immediatamente avvertire le persone con le quali hanno avuto contatti stretti – aggiunge - Le persone che sono state avvertite di contatti con i positivi devono, dopo essersi rivolti al proprio medico di famiglia, restare a casa in quarantena». Infine Romandini fa sapere che, nel caso venisse confermato anche il numero dei 10/15 sospetti positivi che per una questione di privacy si sono rivolti a strutture private, firmerà un’ordinanza che con effetto immediato dichiarerà la chiusura dei locali commerciali aperti fino a tarda notte.

A polemizzare anche alcuni genitori che hanno i figli che vanno a scuola alle medie dell’istituto “Bindi” di Silvi dopo che ieri si è scoperto la positività a distanza di una settimana di un’altra studentessa che frequenta la classe 3 G. I genitori, ieri mattina, hanno telefonato più volte all’istituto, chiedono spiegazione del perché in quarantana, da quanto anno appreso dai figli, è stata messa solo una professoressa e non gli altri sette docenti, che invece continuano ad insegnare anche nelle altre classi.

La scuola ha risposto: «Abbiamo solo eseguito i protocolli che ci sono stati dettati dalla Asl».

A tal proposito, probabilmente anche per rasserenare gli animi, è intervenuto con una nota il sindaco Andrea Scordella: «Si è avuta conferma che nessun professore della 3G della Scuola media Bindi è risultato positivo al coronavirus. È evidente – ha detto Scordella – che se in una famiglia c’è un figlio o un’altra persona messi precauzionalmente in quarantena in attesa di fare il tampone, che purtroppo non sempre avviene con la dovuta tempestività, è bene non mandare a scuola gli altri figli fin tanto che non sono conclusi gli accertamenti clinici. Noi come amministrazione comunale seguiamo costantemente l’evolversi della situazione. Al momento non ci sono stati segnalati in città nuovi contagi, ma siamo consapevoli della grande tensione che si sta vivendo a Silvi. Per questo reitero l’invito a tenere alta la guardia».


A Basciano un intero nucleo famigliare titolare di una farmacia è risultato positiva al test rapido al Covid-19. Lo ha comunicato l’amministrazione comunale sulla pagina Fb, spiegando che si attende in giornata l’esecuzione del test definitivo che attesti con certezza, o smentisca, la notizia. Tre nuovi casi anche a Nereto: «Si tratta di uno studente che frequenta un istituto superiore nelle Marche e i familiari».

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