C'era tutto il mondo politico di cui Mercante era un rappresentante schietto e genuino, uno che nel cambiamento, parola spesso abusata, credeva davvero e che tutti gli hanno sempre riconosciuto. Dietro al feretro nella piazza assolata c'erano il sindaco di Giulianova, Jwan Costantini e con lui il presidente del Consiglio Paolo Vasanella, il presidente della Provincia Diego Di Bonaventura, in rappresentanza della Regione l'assessore Mauro Febbo, tutto il gruppo consigliare del 5 stelle con in testa Sara Marcozzi e anche la senatrice Gabriella Di Girolamo ed ancora l'onorevole Antonio Zennaro confluito al gruppo misto, il consigliere regionale del Pd Pepe e l'ex consigliere Monticelli.
All'omelia don Luca ha confessato: «Sono stato preso dalla sconforto quando ho saputo della scomparsa di Riccardo, un sentimento che sarà stato comune a tutti voi. Non conoscevo bene Riccardo, ma da tutti i commenti che ho ascoltato si è impressa in me la figura di un uomo schietto, capace e affettuoso. Certo noi vorremmo che fosse ancora qui con noi. Ma non sono mai tornati nemmeno i Santi e sapete perché? Perché stanno bene dove sono andati, inondati dalla luce di Dio, e se voi poteste chiedere oggi a Riccardo di tornare anche lui direbbe: Compà, io qui sto bene».
Resta il profondo dolore di quelli che lo hanno conosciuto e amato, dei figli Allegra e Jacopo e della compagna Marina, la quale, a fine cerimonia, ha voluto leggere una sorta di lettere aperta.
«Amore mio ha iniziato così Marina trattenendo a stento le lacrime - sei stata la mia roccia, rimarrà in me impresso il tuo semplice modo di salutare, mai distratto, mai superficiale. Ti rivedrò in ogni gesto di Allegra o in ogni sorriso di Jacopo pur nel silenzio e nella solitudine nel sorriso che piano piano tornerà al ricordo di una risata, di una vita ora diversa».
Poi lei si è rivolta all'amico comune Fabio che le aveva scritto questo messaggio che ci aiuterà tutti: «La spiritualità, a che serve sta spiritualità se poi non ci sono di mezzo parole che servono a qualcosa? Chissà carissima Marina, io Riccardo lo conoscevo poco, ma mi piaceva tanto. E mi piaceva tanto che stesse con te, perché sentivo che stavi in buone mani... e io credo, questo sì, che in quelle buone mani ci rimarrai. Sai io mi dico sempre che se una vita eterna c'è, è innanzitutto in quello che rimane attaccato a noi, nei nostri pensieri e nei nostri comportamenti, di chi ci lascia. E in questo senso quanto di Riccardo rimarrà in un mare persone e, grazie alle sue scelte, a una comunità intera».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA