Natalia Anzalone nel novembre scorso si era classificata al primo posto alla XXVI edizione del Premio Letterario Nazionale “Scriveredonna” con pubblicazione della raccolta poetica in volume monografico. La Anzalone è laureata in Architettura e in Lingue e Letterature straniere e ha conseguito il titolo di dottore di Ricerca in Urbanistica allo Iuav di Venezia. Ha pubblicato saggi sulle Riviste di Letteratura francese Bérénice e Plaisance; pubblica regolarmente articoli e poesie sulla Rivista d’Arte e di Ecosofia PassPARnous, cui attualmente è caporedattrice della sezione Letteratura. Solo recentemente ha partecipato a premi letterari nazionali e internazionali ed è risultata finalista in ben quattro concorsi.
«Da quando ho imparato a conoscerla, ho sempre apprezzato il lavoro di Natalia Anzalone. È un pensiero poetante che, nell’indagare, si fa erranza. […]. La stessa urgenza di (re)citare – quasi tutta l’opera di Natalia è caratterizzata dalla lettura ad alta voce – è un omaggio alla parola come emergenza. C'è come un richiamo al cesello, al lavoro dell'orafo o del miniaturista. La parola poetica è quella luce di candela che non squarcia il buio, ma lo rende più fitto e intrigante. Il brivido che genera è il segreto degli amanti.» (Enzo Sorbera)
«Una poetessa della schiera delle lallazioni primarie. Senza spazio e senza tempo. Anzi, collocabile al tempo del giocare con gli echi del primo flauto che rispondeva al fischiare del vento dal cespuglio di canne.» (Valentino Ceneri).
© RIPRODUZIONE RISERVATA