Espone al Louvre “Naufragio della civiltà”, l'artista: «Tutti volevano il mio quadro, ho una lunga lista di acquirenti»

Maria Rosaria Iacobucci: "Sono una persona un po' riservata, nonostante esponga da cinque anni con mostre in tutto il mondo"

Espone al Louvre “Naufragio della civiltà”, l'artista: «Tutti volevano il mio quadro, ho una lunga lista di acquirenti»
di Fabio Barone
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Domenica 29 Ottobre 2023, 07:52 - Ultimo aggiornamento: 09:40

«Ho una casa piena di opere che ho creato, mi sembra di vivere in una galleria». Ad affermarlo è Maria Rosaria Iacobucci, originaria di San Valentino, in provincia di Pescara, dipendente del Ministero della Salute, e pittrice nel tempo libero con riconoscimenti che l'hanno portata a esporre per ben due volte al Louvre di Parigi. Il primo riconoscimento è arrivato nel 2019 grazie a un gallerista di Milano, che ha esposto le opere di Iacobucci in una galleria d'arte moderna all'interno del Louvre, da quel momento le si sono spalancate le porte di Parigi: «Da allora il Louvre mi chiama due volte l'anno per esporre – ha spiegato l'artista –, ma inizialmente non sono voluta andare per timore del Covid-19 che stava cominciando a dilagare. Quest'anno, invece, mi sono fatta coraggio, seppure il Covid sia tornato sono andata comunque».

La mostra, che si è da poco conclusa, era a tema libero: «Io, essendo molto sensibile, dipingo da anni contro la guerra - ha detto l'artista - lo scorso anno ho creato l'opera “Linea di demarcazione” per la guerra in Ucraina, quest'anno invece l'opera che ho esposto è stata “Naufragio della civiltà”, polimaterica, ha avuto un grandissimo successo. Tutti volevano acquistarla ma io non riesco ancora a liberarmene, ho una lista di acquirenti molto lunga». Iacobucci afferma che la sua propensione artista «è solo passione per me, un divertimento», nonostante da anni il suo nome compaia sul Cam, il catalogo dell'arte moderna edito da Mondadori, tra i più importanti punti di riferimento editoriale per artisti, galleristi, critici, curatori, collezionisti e appassionati d’arte. «Sono una persona un po' riservata, nonostante esponga da cinque anni con mostre in tutto il mondo – ha sottolineato la Iacobucci –, eppure, e questa è una cosa un po' buffa, lo ammetto, non ho mai voluto esporre in Abruzzo perché non mi volevo far conoscere, come per una forma di protezione tenevo le opere per me. Poi, però, il sindaco di San Valentino lo ha saputo e da allora ho esposto anche lì, dove ho fondato una associazione culturale che ha sede nella mia casa. Ho ricevuto anche una convenzione dall'Università d'Annunzio di Chieti per la quale sto tenendo diversi convegni e progetti». Non mancherà in futuro anche una presentazione a Pescara, a volerla fortemente è la presidente regionale del Fai Abruzzo: «Nelle scorse giornate del Fai, 14 e 15 ottobre, mi hanno contattata per fare una mostra a San Valentino, nonostante stessi già esponendo a Parigi. È stata un po' dura ma l'ho fatto molto volentieri.

Non so ancora quando, ma a breve mi faranno esporre anche a Pescara».

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