In scooter nella Ztl con il permesso scaduto: eredita le multe del padre morto a novembre

Simeone: «Mai nessuna comunicazione ora mi ritrovo con 5 sanzioni da 80 euro», Il genitore utilizzava la moto del figlio priva del pass rinnovato

Simeone: «Mai nessuna comunicazione ora mi ritrovo con 5 sanzioni da 80 euro» Il genitore, morto a novembre, utilizzava la moto del figlio priva del pass rinnovato
di Angela Baglioni
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Lunedì 12 Febbraio 2024, 09:01

L’ultima della serie gliel’hanno notificata via pec l’altra mattina. Una pioggia di multe perché il permesso per circolare nella Ztl di Pescara era scaduto e il padre, che abitava in via Mazzini da circa 40 anni, non se n’era accorto. L’anziano, deceduto il 24 novembre del 2023, per i suoi spostamenti utilizzava lo scooter del figlio che dalla fine di dicembre sta ricevendo i verbali relativi alle infrazioni alla Ztl. «Finora – racconta Valerio Simeone – me ne hanno inviati cinque, tutti da 80 euro ciascuno, ma per quel che ne so potrebbero arrivarne altri, perché non sono a conoscenza degli spostamenti di mio padre e della data fino alla quale ha utilizzato lo scooter». Quella delle multe per i permessi scaduti nelle Ztl è una storia di cui già si è occupata l’anno scorso la commissione mobilità del Comune, dopo la prima ondata di multe recapitate ai residenti delle Ztl che aveva scatenato non poche proteste e creato parecchi malumori. Del resto, in precedenza l’amministrazione aveva tollerato qualche giorno di ritardo nel rinnovo dei permessi, proprio per non mettere in difficoltà chi vive in centro.

PASSAGGIO DI CONSEGNE
Il problema sarebbe sorto con il passaggio di consegne tra la polizia municipale e Pescara Multiservice, la società che tra l’altro gestisce il servizio di rinnovo degli abbonamenti di accesso e transito nelle Zone a traffico limitato. I tagliandi, nei quali la scadenza è ben evidenziata, possono essere rinnovati accedendo sul sito della società attraverso lo Spid oppure recandosi allo sportello che si trova alla stazione centrale. A partire da marzo del 2023, tuttavia, era stato previsto l’invio di una mail con funzione di “avviso” dell’imminente scadenza del permesso, da recapitare ai cittadini 30 giorni prima con l’invito al rinnovo. «Io non ho ricevuto nulla – incalza Valerio Simeone – eppure, gli uffici preposti sono in possesso di una mole enorme di nostri dati, che ci hanno richiesto per fare questo benedetto permesso.

Dati personali, email, telefoni e quant’altro, eppure non ho ricevuto alcun avviso, un promemoria che i ricordasse della scadenza. Quando ho provato a chiedere spiegazioni si sono limitati a rispondere che hanno avuto qualche disguido nell’invio delle mail. E tra l’altro, è anche stravagante il fatto che la durata del permesso sia di un solo anno. Non è un sistema normale, stiamo parlando di persone - aggiunge riferendosi ai residenti - che devono poter uscire e tornare a casa come tutti gli altri cittadini. E se c’è anomalia nel sistema di invio delle mail si devono attivare e risolvere. Mi hanno detto che stanno cambiando il sistema, ma quello che so è che intanto dovrò pagare, sperando che non ne arrivino altre».

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