Capitani d'impresa, morto Giovanni Minicucci: gestiva la storica attività Chitarra antica

Capitani d'impresa, morto Giovanni Minicucci: gestiva la storica attività Chitarra antica
di Monica Di Pillo
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Martedì 7 Marzo 2023, 08:44

È stato di certo il pioniere della pasta all'uovo in centro Giovanni Minicucci, che con sua moglie Giuseppina ha deciso di rilevare nel 1966 la Chitarra Antica a Pescara. Ieri mattina il fondatore del ritrovo gourmand di via Sulmona se n'è andato per sempre, all'età di 84 anni, dopo aver combattuto per sette anni contro un male che dieci anni fa si era già portato via l'amata moglie. Oggi alle 15 ci saranno i funerali a Pescara, nella chiesa Gesù Bambino in via dell'Emigrante.

«Ora sono rimasto solo io - spiega Claudio Minicucci - alla guida dell'attività a cui i miei genitori hanno dedicato tutta la loro vita. In questi anni ho cercato sempre di mantenere, anche nell'aspetto esteriore, l'attività come l'avevano pensata mamma Giuseppina e papà Giovanni». Nel 1966 i coniugi Minicucci hanno deciso di scommettere sulla Chitarra Antica, rilevando l'attività aperta neanche un anno prima dal professor Giovanni Iannucci, ex presidente della Provincia e all'epoca vice sindaco, nonché amante della buona tavola e socio dell'Accademia della cucina. Dal '66 a oggi la Chitarra Antica è un punto di riferimento per la pasta all'uovo a vista, ma anche per la gastronomia tipica abruzzese, diventato negli ultimi anni un punto di ristoro informale di qualità.

«Nel '65 Iannucci - continua Claudio Minicucci - aveva aperto la Chitarra Antica e cercava una pastaia, così venne assunta mia madre, da poco rientrata in città dal Belgio, dove i miei nonni avevano lavorato come minatori e dove si erano conosciuti i miei, che però scelsero di rientrare in Italia per far crescere qui mio fratello Fabio e me.

Dopo pochi mesi Iannucci assunse anche mio padre come venditore al bancone. I miei erano instancabili, tanto che il professore propose loro di rilevare il locale. Non avevamo i soldi per un'operazione del genere, ma il proprietario prospettò un acquisto rateale dietro la promessa di non cessare mai l'attività».

Un impegno che Giuseppina e Giovanni Minicucci hanno onorato con grande dedizione e determinazione. Le stesse doti che oggi mostra Claudio, icona della cucina tipica, che però non tralascia il suo estro creativo, che lo ha portato a inventare i fiadoni fritti o la salsa al limone per condire i ravioli, preparati ancora oggi seguendo rigorosamente la ricetta di mamma Giuseppina. Da papà Giovanni Claudio ha ereditato la capacità di comprendere le esigenze oltre che gli stati d'animo dei suoi clienti, a cui dispensa consigli, che non riguardano solo la preparazione di succulenti manicaretti. Ora toccherà a lui continuare ad onorare l'impegno dei suoi genitori nel solco della tradizione, ma senza tralasciare le nuove tendenze della gastronomia e della ristorazione. Il presidente di FenImprese Pescara, Mario Fagioli, esprime in una nota il codoglio della categoria.
 

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