“Anni di grazia”, Evelina Piscione racconta il suo romanzo e l'incontro con Bergoglio

«Il mio prete di riferimento, don Giacomo Tantardini, era amico dell'allora vescovo Bergoglio e, in virtù di questa amicizia, quando veniva a Roma amministrava le cresime a questo gruppetto di romani che si incontrava il sabato sera a San Lorenzo, tra loro c’ero anch’io».

“Anni di grazia”, Evelina Piscione racconta il suo romanzo e l'incontro con Bergoglio
di Rosalba Emiliozzi
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Domenica 14 Maggio 2023, 11:12 - Ultimo aggiornamento: 15:49

Un libro che parte da Pescara e attraversa passioni e continenti. Dove la fede, quella che ognuno di noi si porta dentro, intreccia i grandi contrasti della storia e lambisce personaggi con Papa Bergoglio quando era ancora vescovo tra le villas miserias, le baraccopoli di  Buenos Aires. C’è questo e molto altro nel libro “Anni di grazia” presentato ieri nella libreria Primo Moroni di Pescara dall’autrice Evelina Piscione, nata a Roma dove vive e insegna Storia e Filosofia al liceo, ma con solide radici locali, la sua famiglia è di Montesilvano e lei ha mantenuto forti legami con l’Abruzzo. Dal libro traspare. Lo scollinare tra vissuto e fantasia genera «tanti flashback che riportano a Pescara, al suo lungomare, ai suoi stabilimenti - racconta Piscione - la protagonista parte da qui».

Abbandonata dalla madre argentina, amatissima dal padre che la crescerà con i nonni, Maria, la protagonista, resta orfana a 18 anni e parte per la Capitale dove costruisce la sua vita mentre sullo sfondo si snodano vicende ecclesiali e politiche. «La protagonista è una donna forte e autonoma - dice l’autrice - a Roma incontra Giacomo, che diventerà suo marito, e con lui il movimento di Comunione e Liberazione». Un doppio incontro «che le definisce la vita». E qui entra il capitolo della fede, che coinvolte appieno il marito, mentre lei - la protagonista - resta sulla soglia. La coppia ha una figlia, Ines Maria e Ines è il nome di quella mamma che ha abbandonato la protagonista. «La terza generazione femminile, Ines Maria, è segnata sia dal tema della maternità, della femminilità, della relazione tra l’amore e l’impegno sociale e politico, sia dalla necessità di fare memoria del passato». Il libro gioca molto sulle relazioni tra generazioni e parla di fede: la figlia, nel romanzo, nel suo avvicinarsi a Dio, è «meno rigida, più flessibile, aperta al nuovo».
Sono 206 pagine da leggere, dove si scorge Bergoglio vescovo nell’Argentina dei curas villeros, delle periferie. Ha mai incontrato papa Francesco? «Sì, prima che diventasse pontefice - racconta Piscione - il mio prete di riferimento, don Giacomo Tantardini, era amico di Bergoglio e, in virtù di questa amicizia, quando veniva a Roma amministrava le cresime a questo gruppetto di romani che si incontrava il sabato sera a San Lorenzo, tra loro c’ero anch’io».

Per la presentazione di “Anni di grazia” (Castelvecchi), al fianco dell’autrice, nel dialogo sul testo, c'erano la sceneggiatrice e autrice teatrale Franca De Angelis e il regista Christian Angeli. La lettura di brani del libro è stata affidata a Patrizia Bernardini.

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