Muore dopo l'intervento per i calcoli, l'ostetrica stroncata da edema polmonare

Muore dopo l'intervento per i calcoli, l'ostetrica stroncata da edema polmonare
di Patrizio Iavarone
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Martedì 30 Gennaio 2024, 07:31

Tecnicamente sembra essere stato un edema polmonare a causare la morte venerdì scorso di Romana D’Aurora, l’ostetrica 66enne di Pettorano sul Gizio, morta nell’ospedale in cui lavorava, il Santissima Annunziata di Sulmona, dopo un lungo intervento chirurgico. E’ quanto è emerso dai primi risultati dell’esame condotto ieri al San Salvatore dell’Aquila dall’anatomopatologo Giuseppe Calvisi sulla salma della donna, per il quale la Procura di Sulmona ha aperto un fascicolo d’inchiesta ipotizzando il reato di omicidio colposo e che la stessa Asl ha deciso di fare per un approfondimento in autotutela.

Non ci sarebbero, dunque, errori chirurgici in senso stretto, anche se l’edema polmonare potrebbe essere legato all’intervento chirurgico, durato quasi dieci ore e a cui la donna si era sottoposta per eliminare dei calcoli alla cistifellea e, per l’occasione, per ricanalizzare l’intestino che due anni fa era stato già sottoposto ad un intervento chirurgico. La Procura scioglierà la riserva su eventuali iscrizioni nel registro degli indagati, al momento non presenti, quando saranno però completi i verbali dell’esame e saranno noti i risultati degli esami istologici per i quali ci vorrà qualche settimana.

La famiglia della donna ha comunque nominato un perito di parte che avrà il compito di verificare i dettagli di una morte che ha lasciato nello sgomento familiari, amici e colleghi della vittima.

La salma, intanto, ha avuto il nulla osta per essere restituita alla famiglia e oggi stesso, alle ore 15, si svolgerà il funerale nella chiesa madre di Pettorano, dove Romana D’Aurora era nata e cresciuta e dove viveva. Una professionista molto conosciuta in tutta la Valle Peligna per aver fatto nascere centinaia di bambini nei tanti anni di servizio svolti nell’ospedale Annunziata di Sulmona: per questo la sua morte è stata un duro colpo per tutti e in particolare per la comunità di Pettorano sul Gizio, dove Romana D’Aurora, insieme al marito, Roberto Pipitone, sindacalista Cgil, era molto attiva e disponibile. I problemi di salute avuti in passato sembrava averli superati bene e non ultimo a Capodanno scorso era stata insieme ai paesani a cantare fino a tardi per la tradizionale serenata di Capodanno che si svolge lungo le strade di Pettorano. Tutti la ricordano come una donna piena di umanità e mai fuori posto, con un sorriso accogliente e una grande capacità di empatia.

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