Il presidente Mattarella a Onna
travolto dall'entusiasmo dei bambini

Il presidente Mattarella a Onna travolto dall'entusiasmo dei bambini
3 Minuti di Lettura
Sabato 21 Novembre 2015, 13:57 - Ultimo aggiornamento: 17 Novembre, 10:19
L'AQUILA - «Onna è il luogo della resilienza», spiegherà a Mattarella dal palco del tribunale un non aquilano come il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso.

E questo più di tanto altro sta a significare che si è capita bene dappertutto la ferrea capacità, appunto, di resistere e ripartire dopo che dalla scossa delle 3.32 la piccola comunità della zona Est è stata letteralmente decimata, ossia ha ucciso un decimo della popolazione. Anche e soprattutto per questo, la Lancia Thema presidenziale si è spinta nel punto più lontano da Roma, nell’unica tappa non istituzionale e definita fin da subito dallo staff del Quirinale «strettamente privata».



In realtà il suo incontro con la gente il capo dello Stato lo ha voluto e avuto, eccome. Tanti cittadini salutati, tanti familiari delle vittime incontrati. Tra questi il vigile urbano Aldo Scimia, che nel sisma ha perso la madre settantenne, Anna Berardina Bonanni. «Chiediamo rispetto per i nostri morti», ha detto al presidente Mattarella. «Ne avete tutto il diritto», è stata la risposta dell’inquilino del Quirinale. Impossibile non cogliere, a soli tre giorni dall’udienza in Cassazione di giovedì prossimo, il riferimento al processo alla commissione Grandi rischi, l’organo scientifico della presidenza del Consiglio condannato in primo grado e assolto in Appello per aver rassicurato gli aquilani a cinque giorni dalla scossa.



IL GIORNALISTA PARISSE - Toccante anche l’incontro con il giornalista Giustino Parisse, che ha perso due figli adolescenti e il padre anziano. «Capisco come vi potete sentire», gli ha detto e il cronista ha confermato: «Lei è una delle poche persone che può capire», ricordando l’uccisione del fratello Piersanti a opera della mafia.

Ma non ci sono stati solo momenti di doloroso ricordo.



«Siamo riusciti a fargli vedere Onna e a fargli capire che c’è ancora da ricostruire, anche se abbiamo cominciato non possiamo fermarci adesso», spiega soddisfatto Franco Papola, presidente di Onna onlus. Mattarella ha fatto un giro per il paese vedendo la chiesa nuova realizzata dopo il sisma, due degli aggregati privati dove sono partiti i lavori vicino alla piazza, il monumento in bronzo e affresco inaugurato l’altro giorno, ma anche le macerie. «Gli abbiamo chiesto di continuare a darci speranza, avere una presenza dello Stato per continuare e finire l’opera di ricostruzione - prosegue Papola - Ci ha detto di non preoccuparci perché le istituzioni ci saranno vicine e ci ha tenuto molto a dire che bisogna ricostruire tutto il paese per rientrare e riprendere la vita normale». Al presidente è stato donato un ricordo realizzato con una pietra e vetri presi dai cumuli delle macerie dei crolli, e anche un sacchetto di fagioli di Onna, che ha molto apprezzato.



Quindi, la visita all’asilo intitolato alla memoria di Giulia Carnevale, la studentessa ventunenne di Sora deceduta nel crollo di un edificio in via XX settembre 79 assieme ad altre otto persone. Il Capo dello Stato ha incontrato i genitori che hanno perso la figlia e i bambini della struttura, posando per una foto ricordo. «Questo asilo- ha detto- è una cosa straordinaria, non solo per quello che si vede ma perchè realizzato su un progetto di una studentessa scomparsa nel sisma di cui rimane traccia dell'ingegno e della capacità».



Poco prima di risalire in auto, si è avvicinato anche alla lapide che ricorda la fucilazione nazista di 17 persone dell’11 giugno 1944, e Mattarella ha mostrato di conoscere l’impegno della Germania per l’emergenza e la ricostruzione. Infine, vista alla storica chiesa parrocchiale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA