Sono gravi, ma stazionarie le condizioni di Fabrizio Leonzio titolare dello stabilimento Baia Cattleya, ed ex consigliere comunale della prima amministrazione comunale di Ortona, a guida del sindaco Leo Castiglione. Leonzio, 55 anni, si è sentito male nella serata di martedì, mentre giocava a calcetto con un gruppo di amici nell’impianto di contrada Valle Anzuca a Francavilla al mare. Al momento si trova ricoverato all’ospedale Santissima Annunziata di Chieti nel reparto di rianimazione. L’uomo, nella giornata di ieri, ha mostrato qualche cenno di miglioramento che potrebbe far ben sperare. La buona notizia è che le sue condizioni sono considerate, nella loro gravità, stabili.
L’uomo sembrerebbe che si sia accasciato all’improvviso intorno alle 20 di martedì, mentre la partitella amichevole, iniziata intorno alle 19, stava, quindi, per terminare. Immediati i soccorsi prestati da uno dei titolari del centro sportivo in cui si stava svolgendo la partita che è intervenuto con il defibrillatore e ha poi effettuato il massaggio cardiaco per una decina di minuti in attesa che l’ambulanza, proveniente da Francavilla, arrivasse sul posto.
Leonzio è molto conosciuto in città perché è il titolare dello stabilimento Baya Cattleya, che si trova in contrada Foro, nella zona nord del litorale del Lido Riccio, ai confini con il comune di Francavilla al mare e ha anche un passato in politica. E’ stato infatti consigliere comunale nella prima amministrazione a guida del sindaco Leo Castiglione , ricoprendo il ruolo di capogruppo per la lista Cittadini consapevoli e in seguito anche consigliere provinciale. Tanti i messaggi sui social di in bocca al lupo degli amici come Anna «Forza Fabrizio, sei un guerriero e ora più che mai devi lottare, gli uomini di mare non mollano....ci sono tante persone che ti vogliono bene e che ti aspettano». Non mancano gli auguri anche degli ex colleghi politici come Camillo D’Alessandro, coordinatore regionale di Italia Viva: «Fabrizio Leonzio sta lottando e noi lottiamo con lui con il pensiero e la preghiera. Non mollare». Daniela Cesarii
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