Bimbo morto annegato in piscina: genitori dallo strazio alle accuse

La piscina dove si è consumata la tragedia
di Alessandra Di Filippo
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Mercoledì 19 Maggio 2021, 09:29 - Ultimo aggiornamento: 09:30

CITTA' SANT'ANGELO - Aveva compiuto due anni poco più di un mese fa Lorenzo Grilli, il bambino morto lunedì sera, annegato nella piscina della villetta in via Maddalena, nelle campagne di Città Sant'Angelo, in cui viveva con il papà Diego, la mamma Amedea, la sorellina più grande e i nonni materni.

A trovare, attorno alle 20, il corpicino del piccolo nell'acqua e a dare l'allarme è stata la mamma. Sul posto, i sanitari del 118, che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso, e i carabinieri della stazione di Città Sant'Angelo che, insieme a quelli della compagnia di Montesilvano, diretti dal capitano Luca La Verghetta, hanno avviato gli accertamenti, ancora in corso.

Stando a quanto ricostruito dai militari sulla base delle varie testimonianze, a cominciare da quella della madre, che al momento della tragedia era in casa con l'altra figlia, il bimbo come sempre stava giocando quando ad un certo punto lo ha perso di vista.

Ha provato a cercarlo ovunque all'interno dell'appartamento, ma nulla. Preoccupata, quindi, si è rivolta ai genitori, che abitano al piano inferiore, per verificare se fosse per caso da loro. Ma niente. A questo punto, tutti insieme hanno iniziato a chiamarlo e a guardare anche all'esterno.

LA SCOPERTA
Nella piscina, la tragica scoperta. Davanti ai suoi occhi, una scena a cui nessun genitore avrebbe voluto mai assistere. Una fatalità, una disgrazia immane su cui, comunque, gli inquirenti vogliono vederci chiaro. Stamattina sul corpicino del piccolo sarà effettuata dal medico legale Davide Girolami l'autopsia. A disporla il pm Rosangela Di Stefano che, sulla vicenda ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di omicidio colposo. Iscritti come atto dovuto la mamma e il papà. Anche se quest'ultimo non era in casa al momento del fatto.

La prima ricognizione cadaverica, effettuata subito sul luogo della tragedia, sembrerebbe aver confermato l'ipotesi dell'annegamento. Da capire ora se in quello che è avvenuto ci siano delle responsabilità. Se un intervento immediato, avrebbe potuto salvarlo e pertanto quanto tempo sia trascorso da quando è caduto in acqua al suo ritrovamento. Ma la procura vuole comprendere bene anche altro. Per questo, effettuerà degli approfondimenti per verificare se la piscina fosse a norma e se, nella sua realizzazione, siano state rispettare tutte le norme di sicurezza.

DOLORE COLLETTIVO
Una tragedia che ha scosso un'intera comunità, quella di Città Sant'Angelo che si è subito stretta attorno al papà, impiegato in una ditta che si occupa di manutenzione in autostrada, e soprattutto alla mamma Amedea, cassiera nel supermercato Sanità, che anni fa aveva già subito un altro grave lutto.

La perdita, per un malore improvviso, a soli 29 anni del primo marito da cui aveva avuto una figlia. Dopo un lungo periodo di grande sofferenza, aveva conosciuto il papà di Lorenzo, tornando letteralmente a vivere. Ancora di più con la nascita nel 2019 del bimbo. Una gioia immensa interrotta ieri nella maniera più tragica.

Tantissimi i messaggi di cordoglio giunti alla famiglia, chiusa nel suo grande dolore, dai conoscenti e dagli amici anche attraverso i social. «Piccolo Lorenzo - scrive un amico Donatello Ruggieri -, ti ricorderò sempre, come nelle ultime immagini, insieme alla tua mamma con quel grande sorriso che avevi e poi insieme al tuo papà e a tua sorella». «Non esistono parole sottolinea Stefania Savini - per consolare la dolce Amedea e la sua famiglia».

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