«Mamma ricaricami mille euro»: donna truffata con un messaggio

"I raggiri perpetrati a mezzo di applicazioni di messaggistica istantanea - dice la dirigente del commissariato, Miriam D’Anastasio - sono sempre più numerosi e la nuova modalità che si sta diffondendo"

«Mamma ricaricami mille euro»: donna truffata con un messaggio
di Walter Berghella
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Giovedì 14 Dicembre 2023, 08:16

Truffe per via messaggistica e la polizia di Lanciano, in provincia di Chieti, lancia l’allarme e chiede ai cittadini di essere molto attenti. Nel tranello è caduta una mamma che ha inviato mille euro al figlio che di quella ricarica non sapeva proprio nulla. Tutto parte da un messaggio giunto alla donna: «Mamma mi è caduto il cellulare in acqua e ho cambiato numero, scrivimi su whatsapp Wa.Me.», e segue il nuovo numero. Ricevuto il messaggio la donna ha iniziato a chattare a mezzo WhatsApp con colui che riteneva essere il proprio figlio il quale, carpita la fiducia, dopo un’ora dal primo contatto ha chiesto all’ignara vittima di prestargli del denaro in quanto, avendo cambiato il numero, aveva il conto bloccato. Nella conversazione il truffatore e sedicente figlio ha chiesto alla donna una ricarica in tabaccheria di mille euro dicendo che avrebbe potuto pagare sia col bancomat che in contanti. Ritenendo di essere in contatto col figlio, la vittima ha effettuato una ricarica in tabaccheria dopo aver ricevuto dal truffatore le coordinate necessarie; numero di carta, codice utente e codice fiscale. Solo dopo, raggiunta telefonicamente dal vero figlio, ha compreso di essere stata raggirata e ha sporto denuncia. «Le truffe perpetrate a mezzo di applicazioni di messaggistica istantanea - dice la dirigente del commissariato, Miriam D’Anastasio - sono sempre più numerose e la nuova modalità che si sta diffondendo e che ha già visto diverse vittime cadere preda del raggiro, riguarda un’evoluzione dei classici metodi: facendo accesso sul link che viene inoltrato alla vittima, i malfattori, fingendosi figli o nipoti, riescono a carpire la fiducia dell’ignara persona offesa facendosi bonificare, con escamotage, cospicue somme di denaro. Al primo messaggio seguono richieste insolite di denaro, ricarica di carta prepagata e credenziali per accedere al conto corrente. Consiglio di accertarsi in altro modo dell’identità di chi ci scrive provando a chiamare il numero di cui siamo già in possesso e che sappiamo essere reale per chiedere chiarimenti e non esitare a contattare le forze dell’ordine».
 

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