La nobile danza con orchestra tra cortili e palazzi dell’Aquila

Quartetto d’archi con Sabrina Montanaro - foto Gabriele Di Nardo
di Sabrina Giangrande
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Lunedì 24 Agosto 2020, 12:34 - Ultimo aggiornamento: 12:56
L'AQUILA - Sold-out per i due appuntamenti "In punta di piedi tra arte e territorio”, progetto frutto della ormai collaudata collaborazione artistica di Ornella Cerroni, per la direzione di produzione e artistica e del maestro Gennaro Spezza, per la direzione musicale.

L’armonia della danza classica si è espressa, in tutta la sua elegante e leggiadra bellezza, ieri mattina, domenica 23 agosto, nel centro storico dell’Aquila, le coreografie, per la parte classica e neoclassica sono state curate dal maestro Simone Pergola mentre la parte di contaminazione da Alessio Colella. 

L’originale spettacolo itinerante è iniziato nel cortile di palazzo Di Paola, successivamente, il pubblico si è spostato, sempre passeggiando nel cortile del palazzo Cipolloni, mentre il finale in quello di palazzo Cappa-Cappelli. Come da programma sono stati eseguiti brani di E. Bozzà contrasti n 4 e 5 con i maestri Gennaro Spezza al clarinetto e Massimo Martusciello al fagotto, danza Alessio Colella; A. Vivaldi con i maestri Claudia Vittorini al flauto e Martusciello al fagotto; A. Piazzolla con i maestri Spezza al clarinetto e Martusciello al fagotto, alle danze Alessio Colella e Alice Padilla. A seguire, J. Sebastian Bach Suite n 2 in B Minor “Minuetto e Badinerie” per flauto e quartetto d’archi, solista maestro Claudia Vittorini, danzatrici Giulia Bulakh, Isabella Palmieri Del Beato e Irene Pelaccia; Boismortier “Sonata n 2 op. 51” I, II, III Movimento con i maestri Claudia Vittorini al flauto e Antonio Scolletta al violino, danzatori Lucrezia Serafini, Michele Storto e Monica Verì. Gran finale eseguito da un quartetto d’archi con musiche di W. A. Mozart e J. Pachlbell, alla danza Sabrina Montanaro.

A fine esibizione, alcuni dei protagonisti della kermesse, hanno espresso un pensiero, come Ornella Cerroni direttrice del Centro Danza Art Nouveau, «ho notato un pubblico competente, educato e attento, i cortili si sono animati con atmosfere inusuali e il connubio tra musica e danza, difficile da unire, ha funzionato, regalando emozioni uniche; non è facile ballare il classico su pavimenti storici.  Esprimo viva soddisfazione per la professionalità dei ballerini coinvolti». Un contributo viene rilasciato dal maestro Spezza, «giornata semplicemente perfetta sotto tutto  i punti di vista, le varie formazioni musicali si sono alternate con maestria, accompagnando ballerini con coreografie che hanno incantato il pubblico, in qualità di direttore artistico musicale – conclude Spezza - spero si possa dare continuità a questo evento anche per riscoprire di volta in volta le bellezze "nascoste" di una bellissima città, un successo che ci rende consapevoli di aver centrato l'obiettivo, quello di valorizzare una delle città più belle d'Italia».

Simone Pergola, apprezzato coreografo e ballerino,  per la parte classica e neoclassica, sostiene come simili esecuzioni siano di elevata difficoltà, «non è stato semplice danzare ma tutti i ballerini si sono adattati in maniera molto soddisfacente». Mi ha colpito il poter portare, quello che solitamente si fa in sala, in palazzi storici, soprattutto in questo particolare periodo di emergenza covid – a sostenerlo è il coreografo-ballerino aquilano Alessio Colella - sono contento - aggiunge – di ottenere spinte e stimoli nuovi che aiutano soprattutto i giovani a non abbattersi».

Sabrina Montanaro, ballerina classica, esprime il suo pensiero «una location mistica speciale, una musica magica, in qualsiasi luogo mi sento ispirata, per la prima volta a L'Aquila ne rimango incantata, natura verde circondata da montagne».
Nel pomeriggio, l’intero programma della passeggiata musicale è stato replicato nel cortile del castello Rivera.

Sabrina Giangrande
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