Gran Sasso, presenze record e sfida al sovraffollamento

Escursionismo, cicloescursionismo, alpinismo, persino speleologia, ma anche solo semplice voglia di conoscere arte, natura, storia e gastronomia dei paesi di montagna. Pignatelli: "Talvolta, la strada che porta al rifugio Duca degli Abruzzi è talmente piena di gente che sembra il corso di un centro città"

Gran Sasso, presenze record e sfida al sovraffollamento
di Marianna Galeota
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Lunedì 18 Settembre 2023, 10:29 - Ultimo aggiornamento: 10:32

Un’estate da record, quella appena trascorsa, per il Gran Sasso. La montagna aquilana ha infatti registrato anche fino a 3mila passaggi complessivi in funivia nei week end di punta. Lo rende noto Dino Pignatelli amministratore unico del Centro Turistico del Gran Sasso (Ctgs). Escursionismo, cicloescursionismo, alpinismo, persino speleologia, ma anche solo semplice voglia di conoscere arte, natura, storia e gastronomia dei paesi che rientrano nell’abbraccio del Gran Sasso. Un comprensorio che anche quest’estate ha fatto registrare numeri importanti con la sola funivia che da Fonte Cerreto porta a Campo Imperatore.


«C’è da dire - spiega Pignatelli - che la maggior parte delle persone nell’arco estivo si sposta con auto e camper quindi è difficile avere contezza dell’affluenza complessiva». Quello che è certo è che negli ultimi tempi la montagna viene riscoperta per numerose attività, non solo per quelle strettamente legate agli sport sulla neve. Semmai, c’è da fare i conti con problemi di sovraffollamento: talvolta, la strada che porta al rifugio Duca degli Abruzzi è talmente piena di gente che sembra il corso di un centro città. Stessa cosa si può dire per la via principale verso il Corno Grande. Famiglie, alpinisti e semplici appassionati, tutti alla scoperta del Gran Sasso».
A tal proposito, la sezione L’Aquila del Club alpino italiano sta divulgando da tempo delle informazioni volte ad accompagnare chi affronta un’escursione in montagna, invitando a studiare e pianificare i percorsi, magari evitando le mete più affollate. «Molto c’è da fare - prosegue Pignatelli - a partire dai servizi erogati a Campo Imperatore e molto cambierà quando saranno portati a termine i lavori all’albergo storico». Interventi di ristrutturazione e riqualificazione, finanziati per un importo totale del progetto pari a 3,8 milioni di euro tra fondi Cipes e risorse comunali, permetteranno la piena riapertura dell’albergo in cui fu recluso Benito Mussolini.


Intanto, già si pensa alla stagione invernale, in vista della quale la funivia è andata in manutenzione. «Abbiamo chiuso lunedì scorso - spiega l’amministratore - perché avevamo delle azioni programmate con delle aziende del nord. L’impianto sarà fermo un mese, ma tornerà fruibile per tempo in vista della nuova stagione invernale».
A registrare ottime presenze anche i borghi aquilani di Santo Stefano Di Sessanio, Calascio, Rocca di Mezzo e Rocca di Cambio, i cui sindaci hanno scelto di lavorare anche sulla destagionalizzazione del turismo per favorire afflussi e presenze anche nelle basse stagioni, non solo quindi in estate e nel periodo invernale con la neve.
 

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