ITINERARI BIANCHI Sci alpinismo
da Fonte Vetica al monte Camicia

ITINERARI BIANCHI Sci alpinismo da Fonte Vetica al monte Camicia
di Stefano Ardito
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Domenica 3 Gennaio 2016, 11:45
L'AQUILA - Dopo il debutto con la «regina» delle località turistiche invernali d’Abruzzo, Roccaraso spostiamoci più nelle zone del capoluogo di regione dove non mancano le mete rarefatte coniugabili con le escursioni invernali. L’alta quota del Gran Sasso non tradisce chi ama la montagna e la neve. Anche se dall’Aquila, dall’autostrada e da Assergi il massiccio sembra inesorabilmente pelato, la funivia che sale da Fonte Cerreto all’Albergo conduce in un mondo almeno in parte imbiancato. 

E’ bianca la distesa di Campo Imperatore, neve e ghiaccio incrostano il Prena e il Camicia, le due alte ed eleganti cime che dominano l’altopiano da nord. A sinistra del Monte Aquila, che è innevato pure lui, la piramide del Corno Grande ha un aspetto quasi estivo. Tra le rocce, però, zigzagano ripidi canaloni di neve. 
Dall’arrivo della funivia e dal vicino Osservatorio astronomico, un sentiero in condizioni quasi estive zigzaga sui prati verso il rifugio Duca degli Abruzzi, inaugurato nel 1908 dalla sezione di Roma del CAI. Di fronte all’Albergo, invece, le due seggiovie delle Fontari e della Scindarella lavorano a pieno ritmo. La neve è poca ma buona, e consente di sciare con piacere. 

LA PROFESSIONALITA’
Grazie a una professionalità consolidata, e nonostante gli stipendi che arrivano spesso in ritardo, i lavoratori del Centro Turistico del Gran Sasso sono riusciti già nei primi giorni di dicembre ad aprire tre piste, quasi la metà del totale. Anche se di giorno fa caldo, il gelo delle lunghe notti di inizio inverno ha conservato in buone condizioni la neve. 
Chi è salito fin quassù per sciare può scegliere tra la lunga e facile Osservatorio e il canalone della Genziana sul versante delle Fontari. E la spettacolare e divertente Mirtillo, una delle più belle piste rosse d’Abruzzo, sui pendii della Scindarella. 

A Campo Imperatore, però, non si sale solamente per sciare. In queste giornate di tempo magnifico, escursionisti e alpinisti partono dall’Albergo per raggiungere il rifugio Duca degli Abruzzi (che in questi giorni si raggiunge senza alcuna difficoltà), il facile Monte Aquila o la vetta più alta del Corno Grande. Per queste mete, però, occorre avere e saper usare la piccozza e i ramponi, o affidarsi alla professionalità di una guida.

QUALCHE CURVA
Chi ama lo sci-alpinismo, invece, con il magro innevamento di questi giorni può solo tentare qualche curva verso il rifugio Garibaldi, nel silenzio di Campo Pericoli. Meglio, da quando è stata riaperta la strada, salire da Fonte Vetica ai 2564 metri del Monte Camicia, una delle cime più visitate dell’Appennino e d’Abruzzo. 
La neve del “Paginone”, il pendio che guarda il cuore della piana, è in condizioni ideali. “Campo Imperatore è il più vasto campo di neve dell’Europa non scandinava” ha scritto ottant’anni fa Aldo Bonacossa, il primo uomo a raggiungere il Corno Grande e le cime vicine con gli sci. “Le discese dalle vette del Gran Sasso valgono quelle del Sestrière e di Cortina”. 
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