Giulianova-Teramo, scontri prima del derby: arrestati cinque tifosi

Giulianova-Teramo, scontri prima del derby: arrestati cinque tifosi
di Teodora Poeta
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Martedì 6 Febbraio 2024, 07:16

Sono stati identificati subito grazie ai sistemi di video sorveglianza e al video amatoriale che è poi circolato in rete i primi cinque ultrà coinvolti negli scontri di domenica in via Cupa a Giulianova scoppiati poco prima che iniziasse il derby allo stadio Fadini. Per loro, proprio ieri, è scattato l’arresto in flagranza differita che adesso dovrà essere convalidato. Si tratta di tre tifosi del Teramo calcio e due del Giulianova che hanno tra i 26 e i 36 anni, tutti gravati da precedenti di polizia, così com’è stato precisato dal questore di Teramo, Carmine Soriente. Nei loro confronti le ipotesi d’accusa sono la rissa e il porto di oggetti atti ad offendere, per alcuni anche il travisamento, mentre uno dei due tifosi teramani è indagato pure per le lesioni al maresciallo dei carabinieri colpito da un sasso. Nei video che gli uomini della Digos hanno visionato non appena la partita è cominciata proprio per riuscire ad identificare i responsabili degli scontri si vedrebbe chiaramente il momento in cui il militare ha tentato di proteggersi la testa dalla pietra lanciata dal tifoso. 

Momenti concitati con lo scontro tra le due tifoserie avversarie ai quali si è arrivati nonostante i servizi predisposti dalle forze dell’ordine per evitarli. E che qualcosa non abbia funzionato è evidente visto ciò che è accaduto. «Per noi era importante dare una risposta immediata a quello che è successo l’altro giorno», ha commentato il dirigente della Digos di Teramo Alessandro Tolloso. Parole altrettanto dure sono arrivate dal questore Soriente, che ha aggiunto: «Questa volta sono determinato a vedere tutte le negligenze e da tutte le parti».

Tra i feriti fortunatamente lievi durante gli scontri, oltre ad un maresciallo dei carabinieri, c’è stato anche un sovrintendente della polizia, con entrambi che hanno riportato ferite guaribili in dieci giorni di prognosi.

I tifosi del Teramo avrebbero tentato di sviare la polizia, facendo trovare uno striscione, il giorno prima del derby, appeso al vecchio stadio comunale con la scritta «ci vediamo tutti alle 13 in piazza San Francesco», firmato Curva Est. Ma già a quell’ora, domenica, erano tutti a Giulianova dove poi, in via Cupa, la strada d’accesso allo stadio Fadini riservata a loro, sono stati invece raggiunti, tramite le vie laterali, dagli “avversari”. In fase di indagini nelle stradine sono stati trovati fazzoletti sporchi di sangue e refertati dalla Digos, ma nessun tifoso al momento è andato in un pronto soccorso probabilmente proprio per non essere identificato. «E’ stato un episodio di violenza abbastanza significativo - ha aggiunto Tolloso – separato grazie alle forze dell’ordine». Mai come in questo caso, in cui le immagini sono state subito diffuse in rete con un video amatoriale, si può dire che è chiaro che la tifoseria teramana era comunque numericamente superiore a quella giuliese «arrivata sul posto con un intento litigioso», hanno precisato in questura. Soriente ha tenuto pure a ribadire che nei prossimi giorni si procederà per ulteriori denunce ed eventuali Daspo. Le indagini, infatti, stanno continuando ad andare avanti speditamente per tentare di individuare altri responsabili di quegli scontri, partiti incappucciati o armati per andare a vedere una partita di calcio.

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