Elezioni, candidati del centrodestra al fotofinish: tra paracadutati ed esclusi "eccellenti" è rivolta

Elezioni, candidati del centrodestra al fotofinish: tra paracadutati ed esclusi "eccellenti" è rivolta
di Stefano Dascoli
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Sabato 27 Gennaio 2018, 19:17 - Ultimo aggiornamento: 19:22
L’AQUILA - Il mistero è talmente fitto che qualcuno si è addirittura spinto a paventare un ripensamento rispetto agli scenari filtrati. Il centrodestra presenterà le sue liste in extremis: fino ad ora nessuno puiò dirsi certo della candidatura. Il ripensamento, che più propriamente andrebbe definito come ulteriore approfondita riflessione, sarebbe nato da una costatazione fattuale: il centrosinistra ha messo in campo in Abruzzo tutti i big, da D’Alfonso a Cialente, dalla Pezzopane a D’Alessandro, passando per il capogruppo teramano in Regione, Sandro Mariani, e giocandosi anche la carta di un sottosegretario non in quota Pd, come Federica Chiavaroli. Una rosa che avrebbe spinto i dirigenti, specialmente quelli forzisti, a ponderare meglio le scelte. Di qui l’ulteriore rinvio, a questo punto a domani, della consegna delle buste, rigorosamente sigillate, ai coordinatori regionali. Se, viceversa, il quadro dovesse poi rivelarsi aderente ai rumors, allora ci sarebbero un paio di territori molto penalizzati elettoralmente: in particolare L’Aquila e Teramo. Con esclusi eccellenti, tra i maggiori portatori di voti nelle ultime tornate: il vice coordinatore regionale Guido Liris (che però ha tenuto un profilo molto defilato), i teramani Gianni Chiodi (ex presidente di Regione) e Paolo Gatti, il capogruppo forzista in Regione, Lorenzo Sospiri, l’ex presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa. Tanto per citarne alcuni. A fronte di molte scelte calate dall’alto. Insomma: Forza Italia in particolare avrebbe deciso di lasciare fuori gran parte della sua potenza di fuoco.
Ad oggi il quadro di fondo non ha ancora subito sostanziali variazioni. Per il maggioritario, alla Camera, si ragiona su Andrea Ruggieri (nipote di Bruno Vespa, giornalista) o Nazzareno Carusi (pianista vicino a Berlsuconi) per il collegio L’Aquila-Marsica-Alto Sangro. A Teramo il collegio è stato designato per la Lega, con Rosy Di Nicola favorita sul coordinatore regionale Bellachioma. Pescara a Fratelli d’Italia con Alessandra Petri favorita. Confermato Fabrizio Di Stefano sul collegio di Chieti-Sulmona e anche Enrico Di Giuseppantonio a Lanciano-Vasto in quota Noi con l’Italia. Proprio la questione “quarta gamba” ha creato più di una polemica, anche in virtù dell’ipotesi, molto concreta, di catapultare Gaetano Quagliariello come capolista alla Camera proporzionale nel collegio L’Aquila-Teramo (con una donna, a quel punto, come seconda, resta in piedi l’idea dell’aquilana Annalisa Di Stefano). A quel punto al coordinatore regionale Nazario Pagano andrebbe il posto di capolista sul collegio costiero della Camera, sempre proporzionale. Al Senato uno tra Ruggieri e Carusi andrebbe sul collegio maggioritario L’Aquila-Teramo (a patto che accettino al corsa all’uninominale) e con Tiziana Magnacca su Chieti-Pescara. In questo quadro il listino proporzionale del collegio unico del Senato sarebbe capeggiato da Paola Pelino. Quadro che va preso davvero con le molle: è proprio il caso di dire che la nottata potrà portare con sé consigli e… rivoluzioni.
 
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