La mancata riattivazione da parte di Tua del treno 23907, che anche con la nuova rimodulazione degli orari prevista a partire dal prossimo 31 maggio risulta “soppresso per emergenza sanitaria”, costringe inevitabilmente tutti coloro che dal teramano debbano raggiungere Pescara a prendere il treno che parte un’ora prima o ad utilizzare l’auto privata. Il tutto con costi sociali, economici ed ambientali notevolmente più impattanti.
«Una scelta incomprensibile – concludono i pendolari – in un momento difficile per la vita di noi tutti, invece di agevolare il trasporto pubblico locale qualcuno, magari comodamente in smart-working, ha deciso che il treno più utilizzato di quella tratta non debba viaggiare, costringendo i pendolari all’ennesima prova di resilienza. A questo punto ci chiediamo se non sia il caso che Tua rifletta se continuare nella gestione di quella linea, o se non sia meglio lasciare direttamente a Trenitalia l’erogazione del servizio». Attualmente il servizio bus è ridotto in tutta la regione, anche se gradualmente tua sta ripristinando le linee.
Intanto arriva la risposta di Tua. «Con il combinato disposto bus-treno, l'Azienda garantisce in questo periodo dalle ore 6 della mattina le seguenti 13 corse: 11 collegamenti bus con partenza da Teramo e coincidenza a Giulianova e 2 treni con collegamento diretto al capoluogo adriatico. I 13 servizi su gomma e su ferro dimostrano una capillarità di collegamenti tra Teramo e Pescara, cadenzati nell’intero arco della giornata; servizi, questi, che offrono un ampio ventaglio d’offerta di trasporto anche alla luce della momentanea non effettuazione dei servizi scolastici. Pertanto, si ritiene che la nota dei pendolari “Linea Teramo-Pescara: dalla Tua nessuna ripartenza” non risponda alla realtà e nella quale la temporanea soppressione di un treno, tra l’altro per motivi legati all’emergenza sanitaria, venga fatta passare per l’isolamento del capoluogo teramano rispetto a quello pescarese, nonostante i collegamenti istituiti da Tua dimostrano tutt’altro, anche in una fase di emergenza Coronavirus come quella in essere».
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