Coronavirus, l'Abruzzo riaccende il motore: riparte il colosso Sevel, ecco tutte le misure

Sanificazione in corso alla Sevel
di Stefano Dascoli
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Domenica 26 Aprile 2020, 08:00
L’AQUILA - L’Abruzzo riaccende uno dei suoi motori più potenti del sistema economico e produttivo. Da lunedì, infatti, attraverso il rigoroso rispetto del protocollo di sicurezza per i dipendenti, la Sevel di Atessa riattiverà la propria produzione dopo il blocco forzato causato dall’epidemia di coronavirus.

La Sevel è il traino economico dell’Abruzzo: controllata al 50% dai Gruppi FCA e PSA, leader nella produzione di veicoli commerciali leggeri, con un fatturato nel 2019 pari a 4,1 miliardi di euro (equivalente ad oltre il 50% del fatturato del settore automotive della regione Abruzzo, che ammonta in totale a circa 8 miliardi), oggi conta più di 6.580 dipendenti diretti.

Se si considera anche l’impiego nell’indotto diretto, ai dipendenti diretti si aggiungono 12.500 impiegati, per un totale di 25.000 persone nella filiera automotive estesa nell’intera regione Abruzzo (di cui ben 21.000 in provincia di Chieti).

Nel suo stabilimento di Atessa Sevel produce  oltre 293 mila veicoli (dato riferito al 2019). E’ facile immaginare, con numeri simili, quale può essere stato l’impatto del fermo causato dall’epidemia coronavirus in questo comparto così strategico. 

Ecco perché la Sevel ha voluto ridurre al minimo il blocco e già venerdì ha cominciato le procedure propedeutiche al riavvio produttivo, previsto per lunedì, alla fine di questo weekend festivo. Per farlo l’azienda ha prodotto una corposa documentazione, presentata a Regione e Prefettura, nella quale ha evidenziato la strategicità e l’essenzialità della propria opera, attraverso l’impatto consistente che genera nei flussi logistici abruzzesi, ma anche del Paese.

Basti pensare che produrrà il primo modello full electric di Fiat Professional, il Ducato Bev Electric progettato e sviluppato con i più avanzati standard qualitativi. 

Ovviamente per ripartire con le attività l’azienda ha predisposto un piano dettagliato per garantire la sicurezza del suo esercito di dipendenti: sono state predisposte informazioni disponibili in azienda sui comportamenti virtuosi da tenere attraverso l’utilizzo di locandine, brochure, mail informative, incontri con i lavoratori, video tutorial. Le informazioni saranno accessibili nei cinque ingressi, nelle 18 area relax, nelle quattro mense e nei 25 monitor aziendali. Ogni dipendente avrà inoltre una brochure dedicata. Nel portale degli impiegati ci sarà una pagina sulla sicurezza.

Le misure preventive sono le stesse consigliate per la cittadinanza comune: lavarsi spesso le mani, coprirsi naso e bocca, non toccarsì occhi, naso e bocca con le mani ed evitare il contatto con le superfici metalliche. In azienda sono stati sistemati 60 dispenser e di gel igienizzanti. Non sarà consentito l’accesso in presenza di sintomi influenzali e temperatura superiore a 37,5°. Il rilievo avverrà tutti gli ingressi attraverso termocamere fisse e mobili. La misurazione della temperatura della prima dell’ingresso. Chi avrà più di 37,5 sarà stoppato e invitato a chiamare il medico curante. 

Una ditta specializzata curerà i cicli di pulizia giornalieri che sono stati triplicati. Insieme a quelli di igienizzazione settimanale. Previsti anche cicli di pulizia da eseguire a carico degli addetti. In avvio del turno 10 minuti andranno dedicati alla pulizia della postazione. Sono stati ridefiniti gli accessi nelle aree comuni, compresi spogliatoi, mense, bagni e zone relax. Ovviamente bisognerà garantire la distanza di un metro in tutte le attività lavorative.

Anche attraverso il distanziamento delle scrivanie. Tutti i dipendenti avranno la necessaria dotazione di dispositivi di sicurezza: due mascherine al giorno, un paio di guanti monouso e un paio di occhiali al mese. Le riunioni saranno solo indispensabili e nel rispetto delle distanze. Bloccate le trasferte e le attività di formazione.

Anche gli spostamenti interni saranno consentiti solo se indispensabili. I sindacati saranno informati con incontri settimanali con tutte le sigle. Chiesta alle istituzioni la riorganizzazione del trasporto pubblico per mettere in atto contromisure adeguate al contenimento del Covid. Il trasporto per la Sevel riguarda 2300 dipendenti al giorno, con 150 pullman e 100 comuni coinvolti.
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