Coronavirus, Mergiotti: stop al campionato di serie D

Coronavirus, Mergiotti: stop al campionato di serie D
di Arsene Iannotti
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Giovedì 19 Marzo 2020, 12:57
 Presidente del Chieti, Antonio Mergiotti, come sta vivendo a livello personale la situazione legata al Coronavirus?
«Io sono a Penne, dove si è discusso se inserirla in zona rossa, per cui non è assolutamente un buon momento. Nella mia zona ci sono numerosi casi di contagio da Covid-19».
Si ipotizza da qualche giorno un rientro in campo in serie D tra maggio e giugno. Lei sarebbe d’accordo con questa proposta?
«Non penso che sia il momento di parlare di calcio. La priorità ora è la salute. Secondo me non ci sono le condizioni per ripartire. Per due motivi. Intanto per la situazione sanitaria. Ci sono persone che muoiono. È un dramma che ha messo in ginocchio un po’ tutti. E poi c’è da considerare il problema economico, conseguenza del virus. Mi spiego: ora siamo come in guerra. Pensiamo prima a combatterla. Poi ci sarà da ricostruire».
Il presidente dell’Avezzano Gianni Paris ha chiesto che questo campionato venga annullato. A suo parere è giusto chiudere qui la stagione?
«Oggi quello del calcio deve essere l’ultimo dei pensieri e l’ultimo dei problemi. Proprio per questo motivo il campionato deve essere bloccato e annullato. Oltre alle condizioni sanitarie ed economiche non ci sono neppure quelle mentali per tornare a giocare».
Mergiotti, lei è in contatto con gli altri presidenti in questo periodo?
«Certo, mi sono già sentito con alcuni di loro. Il pensiero degli altri è come il mio, perché ci si rende conto del momento di difficoltà in cui siamo. Voglio sottolineare che io spero molto che l’emergenza finisca il più presto possibile per il bene di ognuno, ma sarà difficile arrivare ad una soluzione del problema in tempi brevi. Se per caso dovesse pure risolversi tutto a fine aprile, ricominciare non sarebbe così semplice. A quel punto si dovrebbe recuperare la condizione fisica. O meglio, fare di nuovo la preparazione atletica per alcune settimane. Consideriamo che il Chieti è fermo ormai già dal 7 marzo, quindi sarebbero due mesi di stop. La vedo dura così».
Nel frattempo la squadra si sta allenando individualmente?
«Si, il nostro staff tecnico ogni inizio settimana invia il programma di lavoro ai calciatori, che sono monitorati costantemente. Alcuni di loro sono rimasti a Chieti, altri sono rientrati nelle loro zone. Anche i ragazzi stanno vivendo con apprensione questa situazione».
Mergiotti, il suo auspicio è quello di poter tornare al più presto a vedere una partita all’Angelini?
«È chiaro. Questo significherebbe che la situazione si è finalmente risolta. Ora però pensiamo all’emergenza».
 
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