Calcio, errori e sfortuna
L'Aquila - Prato 1-1

Una fase della partita
di Stefano Dascoli
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Sabato 13 Settembre 2014, 09:20 - Ultimo aggiornamento: 11:58
L'AQUILA Un’amnesia difensiva, l’ennesima di questo avvio di stagione, e la solita, immancabile malasorte, condannano L’Aquila a un pari che sa di beffa e non spegne le polemiche.



Quando sembrava tutto apparecchiato per la prima attesa vittoria, avanti 1-0 e in superiorità numerica a 15’ dalla fine, i rossoblù hanno concesso uno sciocco rigore agli avversari e nel finale hanno rivissuto l’incubo-Pisa con la punizione di Corapi stampata sul palo. Tre gare, due punti: bottino magro, ma almeno c’è da registrare un netto passo avanti nella prestazione, almeno nel secondo tempo. Dopo una brutta prima frazione si è vista la squadra che vuole Pagliari: corta, propositiva, aggressiva. Hanno deciso gli episodi: l’errore difensivo (perfetti fino a quel punto Zaffagnini e Maccarrone) e il palo di Corapi. Alla fine è un amaro 1-1. La rivoluzione di Pagliari produce due sole "vittime", tra le quali, però, non c'è il tanto caro (e discusso) 4-3-3: a sorpresa Corapi (che poi sarà protagonista assoluto) e il folletto Sandomenico. Spazio in avvio per Zappacosta in mediana e Ceccarelli nel tridente offensivo. Chance dall'inizio anche per Maccarrone. Prato con l'attesa difesa a tre e Fanucchi, novità tattica, a rifinire per l'esperto Rubino e Bocalon.

All'inizio la gara è ostica e spigolosa: tanti contatti, alcuni al limite, agonismo spesso sopra le righe. C'è grande nervosismo: entrambe sono a corto di punti e non possono sbagliare. Partita bloccata. La fa più il Prato, che però è pericoloso solo sui calcio da fermo (sei corner e nel solo primo tempo) con un paio di colpi di testa (super Zandrini su Dametto al 28' e nella ripresa su Rickler al 16’). L'Aquila continua a fare grande fatica a costruire il gioco, anche perché quasi mai si passa per i piedi di quello che dovrebbe essere il regista, ovvero Perpetuini. Troppe palle lunghe a saltare il pressing. Il Prato con la mediana a cinque blocca gli esterni con facilità. Ceccarelli e Pacilli provano a inventare, bene Zappacosta in mezzo. Ma il resto non gira a dovere in fase offensiva. Al 33' dal piede di Zappacosta esce un assist al bacio proprio per Pacilli che cicca il tiro al volo da buona posizione. Al 37' Ceccarelli si accentra e lascia partire un bel sinistro, deviato in angolo da Ivusic. Il primo tempo è tutto qui. Nella ripresa la musica cambia decisamente. Ceccarelli si eleva a protagonista assoluto. Intorno al 13' doppia fiammata: prima con tiro di Pacilli ravvicinato respinto dal portiere, poi con fendente del solito Ceccarelli di un soffio a lato. Il cambio di atteggiamento è evidente. Squadra più alta, propositiva, aggressiva. Il Prato si rintana nella sua metà campo: Eposito rinuncia al fantasista e rinforza gli ormeggi a centrocampo inserendo Bengala. Al 27' la possibile svolta: Ceccarelli va via a Ghidotti che lo stende. Secondo giallo e rosso. Sulla punizione Corapi inventa una traiettoria bassa che trafigge Ivusic: 1-0. Sembra fatta. Al 36', però, la frittata. Incomprensione su una palla a spiovere tra i centrali rossoblù, Bocalon atterrato in area da Maccarrone. Rigore ed espulsione. Dal dischetto l’attaccante fa 1-1. Finale thrilling: al 43' Sandomenico lascia partire un destro che accarezza l'incrocio. Al 45' la maledizione del palo: Corapi calcia una punizione dalla stessa posizione dei playoff con il Pisa. Legno clamoroso.



L'Aquila (4-3-3): Zandrini 7; Scrugli 5.5, Zaffagnini 5.5, Maccarrone 5.5, Pedrelli 6; Zappacosta 6.5 (14'st Corapi 7), Perpetuini 6, Del Pinto 6; Ceccarelli 7 (32'st Sandomenico 7), Perna 6, Pacilli 6 (38'st Pomante sv). All. Pagliari



Prato (3-4-1-2): Ivusic 6; Ghidotti 5.5, Rickler 6, Dametto 6.5; Bandini 6, Cavagna 6, Pasa 6 (15'st Bengala 6), Eguelfi 6 (40' Grifoni 6); Fanucchi 6 (24'st Tassi 6); Rubino 5.5, Bocalon 6. All. Esposito



Reti: 28'st Corapi, 37’st Bocalon (rig.)



Arbitro: Colarossi di Roma 2 5.5



Note: espulsi Ghidotti e Maccarrone. Spettatori duemila circa
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