Pescara, si toglie la vita dopo una battaglia per il lavoro

Pescara, si toglie la vita dopo una battaglia per il lavoro
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 20 Dicembre 2017, 11:04
Un anno fa, era stato protagonista insieme ad altri ex interinali di Attiva di una lunga battaglia per avere la speranza di un lavoro, di essere stabilizzato. Per quasi nove mesi con altre 40 persone aveva vissuto sotto una tenda piazzata davanti al Palazzo di Città. Di giorno e di notte, sotto il sole e sotto la pioggia. Senza mai arrendersi. Poi finalmente era riuscito a ottenere un contratto a tempo indeterminato da parte della società ed era diventato a tutti gli effetti un dipendente. E quindi per lui e la sua famiglia la svolta, la serenità dopo mesi davvero duri.

Ieri mattina, il dramma. Inspiegabilmente ha deciso di togliersi la vita, impiccandosi alla ringhiera del terrazzo. Il lavoratore di Attiva aveva 52 anni. A trovarlo ormai senza vita sono stati i vigili del fuoco insieme ai sanitari del 118, avvertiti probabilmente da qualche passante. Il fatto si è verificato in tarda mattinata in via Rio Sparto, nel quartiere San Donato, in cui il 52enne viveva con l'anziana madre e la sorella. Da circa un anno, si era separato dalla moglie da cui aveva avuto tre figli. Ma stando ai familiari, non aveva problemi con la ex coniuge, anzi i due continuavano ad avere buoni rapporti. Nessun problema di lavoro, quindi, ma neppure almeno all'apparenza di tipo personale. Sempre secondo i parenti e gli amici, sembrava tranquillo, normale e comunque di certo non depresso. Della vicenda è stata subito informata la polizia. Sul posto è intervenuta una pattuglia delle Volanti per gli accertamenti. Pare che l'uomo non abbia lasciato biglietti per spiegare il suo gesto. E' stata subito ascoltata la sorella, la quale ha ribadito di non riuscire a capire cosa possa essergli successo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA