Restituzione tasse post sisma, Cioni sospeso nel vuoto per protesta

Restituzione tasse post sisma, Cioni sospeso nel vuoto per protesta
di Stefano Dascoli
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Venerdì 31 Maggio 2019, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 14:36

L’AQUILA - Celso Cioni, direttore abruzzese di Confcommercio, ha protestato in maniera clamorosa appendendosi dal balcone della sua abitazione. Un modo per sostenere, come ha fatto con cartello, che le imprese sono "appese a un filo" nella vicenda della restituzione delle tasse non versate perché sospese dopo il sisma, intimata dall’Europa a 124 partite Iva, per quasi ottanta milioni. Cioni protesta perché non é ancora stata approvata almeno la proroga della scadenza per la restituzione, fissata oggi a luglio. In commissione, al Senato, l’emendamento é stato bocciato nel corso dell’esame del decreto Sblocca cantieri. 
 


Cioni, non nuovo a proteste clamorose, fa appello al presidente del Consiglio dei ministri e ai presidenti di Camera e Senato affinché «questa vicenda venga risolta definitivamente, senza altre proroghe». La questione è sul tappeto da anni e le cartelle esattoriali sono state «neutralizzate» con una serie di proroghe da parte dei governi precedenti e dell'attuale: l'ultima scade a fine giugno «e non ci sono provvedimenti, nonostante le promesse del governo giallo verde». Inizialmente, erano circa 350 le imprese e le Partite Iva coinvolte, ora, dopo l'attuazione del 'de minimis' di 200mila euro, cioè l'esclusione degli imprenditori che dovevano pagare fino a 200mila euro, la platea si è ridotta a 124 imprese per pagamenti complessivi pari a 78 milioni di euro che con interessi e sanzioni diventano circa cento.

«Se va a finire male, assisteremo a fallimenti e licenziamenti, non capisco come si trovino miliardi di euro e non si individuino 78 milioni per dare tranquillità a un territorio martoriato che è alla ricerca del rilancio e che potrebbe tornare a crescere con assunzioni e nuovi investimenti senza questa corda appesa al collo. Faccio appello al presidente del Consiglio e ai presidenti delle due Camere per una soluzione definitiva, basta con le proroghe che ripropongono il problema tra sei mesi, un problema ascrivibile a un'euroburofollia». Cioni in mattinata ha incontrato il sottosegretario di Stato al ministero degli affari esteri Manlio Di Stefano, oggi all'Aquila per una visita già programmata. Nell'intervista al Messaggero Di Stefano ha rassicurato sulla proroga fino al 31 dicembre. 

LA LEGA - "È arrivato ieri il via libera da parte del Governo per la proroga del pagamento delle tasse del sisma 2009”. Ad annunciarlo in un comunicato congiunto il Senatore Paolo Arrigoni e l’Onorevole Luigi D’Eramo. 
“Questione superata - scrivono - in Commissione Bilancio al Senato: il parere sull'emendamento è ora positivo ed il pagamento verrà prorogato al 31 dicembre 2019. Ora attendiamo l’approvazione da parte dell’aula del Senato". 
“Ancora una volta - conclude D’Eramo - la Lega conferma i propri impegni, preferendo lavorare per risolvere i problemi, piuttosto che limitarsi ai proclami sulla stampa".
 

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