Tutto rigorosamente autofinanziato, perfino gli arredi sono frutto della liberalità di alcuni sponsor, citati in un cartellone. Zero pasticcini o brindisi nella nuova sede che diventerà fucina di progetti per la città. Ciò anche in virtù delle nuove e severe norme emanate dalla Prefettura sui comitati elettorali.
"Ogni sera ci riuniremo qui e approfondiremo alcuni temi e problemi da risolvere", ha spiegato. Accanto a Chicco, in “panchina”, sul divanetto accanto al palco, Massimo Cialente e Giovanni Lolli, gli “allenatori” del candidato sindaco e della sua squadra.
"Chicco è un buon cavallo" ha esordito Lolli aggiungendo che il pre Cipe ha finalmente dato il via libera per i fondi destinati al recupero delle Case Ater "Gli altri parlano dei problemi. Noi li risolviamo", ha chiosato. "Questa struttura ci farà crescere insieme – ha sottolineato Di Benedetto - sarà il luogo dell'ascolto, il segno tangibile del cambiamento del metodo". Il candidato sindaco della Coalizione “Vivendo L'Aquila” ha poi fatto cenno alla necessità di creare una task force, su tre priorità individuate: la sicurezza degli edifici scolastici in sintonia con la Provincia, accelerando sulla valutazione di vulnerabilità. Il secondo punto è il miglioramento dei servizi nei progetti Case e il Terzo must è la rivisitazione del bilancio, "Capire insomma come si trova il nostro ente applicando equità fiscale senza vessare. Pagare meno e pagare tutti".
Nella lista delle cose da fare c'è anche un Piano di rigenerazione urbanistica con riqualificazione e zero consumo di suolo. "Chiedo la disponibilità di tutti – ha aggiunto Chicco - L'Aquila è una città ancora lacerata e meravigliosa e i suoi cittadini hanno bisogno di rispetto. Dobbiamo volerci bene". Quasi tutti i candidati hanno voluto esserci per dare sostegno alo loro “sindaco” il quale ha annunciato che nei prossimi giorni giungeranno in città altri esponenti del governo, "non big, ma persone che in base alle proprie funzioni ci aiuteranno a risolvere alcuni problemi"
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