Dimessa dall'ospedale: giovane mamma stroncata dalla polmonite. Il marito chiede 1,5 milioni
Il medico legale, farà una comparazione tra quanto emerso dall’autopsia e la documentazione clinica. Si analizzerà, così, se l’attività pre operatoria e quella post operatoria, sono in qualche modo legate alla morte del 71enne. Secondo i medici, l’uomo aveva un quadro clinico già importante. Antonio Di Paolo sarebbe stato ricoverato nel presidio peligno, intorno al 14 agosto, per accertamenti, a causa dell’ingiallimento della pelle e qualche linea di febbre. I sanitari avrebbero iniziato le cure necessarie per stabilizzare il paziente, monitorando il quadro clinico, attraverso esami specialistici.
Il 31 agosto, Di Paolo, sarebbe stato sottoposto a intervento chirurgico di colecistectomia. Da subito avrebbe iniziato a manifestare forti dolori all’addome e sudorazioni. Man mano le sue condizioni di salute si sarebbero aggravate, fino al decesso, avvenuto a distanza di otto giorni dall’operazione. Il suo funerale è stato bloccato in attesa degli accertamenti medico legali. Venerdì, in tarda serata, la salma è stata restituita ai familiari per la cerimonia funebre, che si è tenuta ieri a Pescasseroli, nella chiesa parrocchiale dei Santissimi Apostoli Pietro e Paolo. Poi la sepoltura nel cimitero del centro montano.
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