Alpini feriti in Kosovo, l'Abruzzo sotto choc. Il sindaco dell'Aquila: «Andrò lì tra pochi giorni»

Sconcerto dopo gli scontri tra manifestanti in cui sono rimasti coinvolti i militari del Nono Reggimento L’Aquila

Alpini feriti in Kosovo, l'Abruzzo sotto choc. Il sindaco dell'Aquila: «Andrò lì tra pochi giorni»
di Stefano Dascoli
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Martedì 30 Maggio 2023, 09:40 - Ultimo aggiornamento: 17:10

L’AQUILA - Undici feriti, quasi tutti in modo lieve, due in condizioni più gravi, ma comunque non in pericolo di morte.

È il bilancio degli scontri che si sono verificati ieri a Zvecan, in Kosovo, in cui sono rimasti coinvolti i militari del nono Reggimento Alpini dell’Aquila impegnati nella zona nella “Kfor”, acronimo della Kosovo Force della Nato, la missione italiana presente fin dal 1999 per mantenere l’ordine e la pace in un’area a fortissima contrapposizione etnica. ieri l’attenzione è tornata a salire tra la popolazione serba e quella albanese.

A farne le spese il contingente dei militari italiani di cui una parte importante è composta dagli abruzzesi. Le fonti ufficiali non hanno diffuso le generalità dei feriti, si sa solo che degli undici del Nono Reggimento L’Aquila quattro sono abruzzesi, un quinto è campano ma residente comunque nel capoluogo di regione abruzzese.

Sono rimasti feriti o contusi, ma nessuno in maniera seria, anche si sta valutando di rimpatriare qualcuno per fornire le cure necessarie in maniera migliore. 

GLI ALLARMI

La tensione nell’area era palpabile da giorni. In particolare da venerdì quando i manifestanti serbi hanno cominciato ad opporsi all’entrata in servizio di nuovi sindaci di etnia albanese eletti lo scorso 23 aprile in un voto contestatissimo dal governo di Belgrado. I centri interessati sono Zvecan, Zubin, Potok, Leposavic, Mitrovica Nord. 

I BLOCCHI

Nella giornata di ieri Kfor for aveva lanciato l’allarme sulla presenza di blocchi che impedivano anche i movimenti della polizia locale.

La tensione è cresciuta velocemente e si è arrivati allo scontro. I militari hanno dovuto affrontare i dimostranti serbi che presidiavano la sede del municipio per impedire l’ingresso del nuovo sindaco. Gli scontri sono stati molto duri: i militari hanno dovuto far ricorso a lacrimogeni e bombe assordanti, mentre i serbi hanno risposto con sassi, bottiglie, molotov e altri oggetti. In totale sono stati 25 i soldati Nato feriti, 14 dei quali italiani. 

LE REAZIONI

La notizia ha ovviamente destato sconcerto e preoccupazione. Il governatore della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha inviato un messaggio di auguri ai militari e si è informato prontamente con i vertici dello Stato Maggiore dell’Esercito per avere rassicurazioni sulle loro condizioni. Messaggio del tutto simile è stato diffuso dal sindaco Pierluigi Biondi che si è messo prontamente in contatto con il comandante del Reggimento a cui ha rappresentato la vicinanza della città e sua personale.

Biondi sarà in Kosovo la prossima settimana insieme all’Associazione nazionale Alpini nell’ambito di un progetto che vede L’Aquila in prima fila in favore delle popolazioni locali. 

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