Coronavirus, salvataggio dei rifugi di montagna: l'Abruzzo stanzia un milione e mezzo

Coronavirus, salvataggio dei rifugi di montagna: l'Abruzzo stanzia un milione e mezzo
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Domenica 24 Maggio 2020, 06:00
Un milione e mezzo di euro per garantire la sicurezza delle attività legate al turismo montano e la prevenzione sanitaria nella fruizione delle aree di accoglienza, di rifugi, dei centri visita, delle aree e dei parchi attrezzati che ricadono nei Comuni montani e nelle aree protette dell'Abruzzo. È quanto prevede un emendamento sulla prevenzione del coronavirus nelle aree montane promosso dal vicepresidente della giunta regionale Emanuele Imprudente, dall’assessore regionale al Bilancio e alle Aree interne, Guido Liris e dal vicepresidente del Consiglio Regionale Roberto Santangelo.

Il provvedimento è inserito nell’ambito del progetto di legge approvato dal consiglio regionale per il sostegno al comparto economico-produttivo e sociale dell’Abruzzo. La norma prevede che la Regione erogherà per il 2020 ai Comuni e agli enti Parco nazionale e regionale un contributo, la cui entità è stabilita dalla giunta con deliberazione su proposta dei dipartimenti competenti in materia di parchi e riserve naturali e aree interne, che conterrà criteri e modalità per la presentazione delle domande e per la quantificazione del contributo, le spese ammissibili le modalità di erogazione e rendicontazione. A copertura del provvedimento è stato definito uno stanziamento di 1,5 milioni di euro.

«Si tratta di una norma di fondamentale importanza - spiegano Imprudente, Liris e Santangelo - che consente di sostenere la ripartenza di attività centrali per il turismo delle aree interne e montane, comparto che assume particolare significato e che è stato fortemente penalizzato dall’emergenza coronavirus. In questo modo si potranno tornare a frequentare rifugi e parchi attrezzati in totale sicurezza con ricadute evidenti e immediate sulle dinamiche turistiche. La Regione conferma in questo modo l’attenzione alle aree interne e montane e soprattutto la grande spinta propulsiva per la ripresa delle attività economiche e commerciali dopo il blocco del coronavirus».
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