Caro carburante, la finanza scova cartelli truccati e prezzi maggiorati

Caro carburante, la finanza scova cartelli truccati e prezzi maggiorati
2 Minuti di Lettura
Martedì 22 Marzo 2022, 10:31

I cartelli in strada indicano un prezzo, ma la tariffa pagata dagli automobilisti che si accostano e fanno rifornimento è molto diversa e ha una maggiorazione di oltre 20 centesimi a litro. La guardia di finanza di Pescara, in prosecuzione dell'operazione Oro nero, ha messo in campo un piano di controlli anti-speculazioni a tappeto su tutto il territorio provinciale dal 17 al 21 marzo, e ha accertato la violazione della normativa sulla trasparenza da parte di un benzinaio no brand del pescarese che alla sua clientela propone carburante a
prezzi fasulli. Conti alla mano, l'irregolare pubblicizzazione delle cifre mostrate sui cartelli tarocchi comporta per la «pompa bianca» un guadagno netto illecito di 10 euro in più rispetto alla media attuale per ogni pieno effettuato. Si parla di oltre 30 euro rispetto il valore medio del prezzo praticato nello stesso periodo durante il 2021.

Caro carburante, maxi truffa sull'Iva: 172 denunce


«L'infrazione intercettata evidenzia una condotta grave, perpetrata a danno dei consumatori in un momento in cui l'escalation senza freni delle tariffe alla pompa interferisce con i legittimi moti di ripresa dell'economia post-pandemica», osserva il colonnello  Antonio Caputo, comandante provinciale delle fiamme gialle di Pescara.
«Trappole di prezzi finti ma attraenti, colonnine con totalizzatori che indicano erogazioni differenti dall'effettivo rifornito: sono tutte manovre distorsive della corretta dinamica di formazione dei prezzi presso i distributori», rileva ancora Caputo. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA