«Picchiato perché gay»: giovane aggredito
a Porta Maggiore

«Picchiato perché gay»: giovane aggredito a Porta Maggiore
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Giovedì 19 Dicembre 2013, 15:30 - Ultimo aggiornamento: 20 Dicembre, 09:36
Picchiato perch gay. successo a Roma nella serata di gioved 12 dicembre ad uno studente di 20 anni aggredito nei pressi di Porta Maggiore da un uomo sui 30 anni che lo ha colpito e lo ha insultato pesantemente. La denuncia arriva dal Gay Center. Il giovane ha raccontato che l'uomo che lo ha aggredito lo «ha colpito all'improvviso rompendogli anche gli occhiali e provocandogli contusioni varie, sino a farlo cadere mentre gli gridava 'f...'».



«Mi sono rialzato - ha detto - e sono scappato ma quell'uomo mi ha inseguito. Poi sono riuscito a raggiungere un posto di polizia. Il ragazzo ora ha l'assistenza legale della Gay Help Line, la linea verde anti omofobia, 800.713.713 con gli avvocati Mario Miano e Michelina Stefania, che hanno fatto richiesta di sequestro delle immagini rilevate dalle telecamere degli esercenti della zona.



Sono state oltre 50 le aggressioni omofobe a Roma nel 2013. Il dato è rilevato dal Gay Center, che sottolinea come poche di queste aggressioni sono poi oggetto di denuncia. Oltre 100 i casi di bullismo nella capitale e almeno 7 i casi di suicidio o tentato suicidio, di cui solo 4 noti alle cronache. Gay Help Line ha ricevuto da tutta Italia oltre 20 mila contatti per richiesta di sostegno di vario tipo. Molti casi riguardano soprattutto i più giovani. «Per questo c'è bisogno anche di un intervento di mediazione familiare, soprattutto quando i ragazzi non hanno fatto coming out in famiglia, anche per evitare che le aggressioni non vengano denunciate, oltre alle azioni dovute per episodi di discriminazione subite in famiglia» spiegano dal Gay Center. «Sul contrasto all'omofobia - dice Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center - c'è bisogno di un sempre maggiore intervento da parte delle Istituzioni, che supporti anche l'azione dei volontari e delle associazioni. Su questo chiediamo un incontro con il sindaco Ignazio Marino e con l'assessore Cattoi. A Roma non possiamo depotenziare gli strumenti esistenti ma al contrario vanno sostenuti».



Precedenti Sono state oltre 50 le aggressioni omofobe a Roma nel 2013. Il dato è rilevato dal Gay Center, che sottolinea come poche di queste aggressioni sono poi oggetto di denuncia. Oltre 100 i casi di bullismo nella capitale e almeno 7 i casi di suicidio o tentato suicidio, di cui solo 4 noti alle cronache. Gay Help Line ha ricevuto da tutta Italia oltre 20 mila contatti per richiesta di sostegno di vario tipo. Molti casi riguardano soprattutto i più giovani. «Per questo c'è bisogno anche di un intervento di mediazione familiare, soprattutto quando i ragazzi non hanno fatto coming out in famiglia, anche per evitare che le aggressioni non vengano denunciate, oltre alle azioni dovute per episodi di discriminazione subite in famiglia» spiegano dal Gay Center. «Sul contrasto all'omofobia - dice Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center - c'è bisogno di un sempre maggiore intervento da parte delle Istituzioni, che supporti anche l'azione dei volontari e delle associazioni. Su questo chiediamo un incontro con il sindaco Ignazio Marino e con l'assessore Cattoi. A Roma non possiamo depotenziare gli strumenti esistenti ma al contrario vanno sostenuti».
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