Giorgio Napolitano è morto, fu il primo presidente della Repubblica eletto per due volte: dal Pci al Quirinale, un protagonista del '900 italiano

Venerdì 22 Settembre 2023, 19:55 - Ultimo aggiornamento: 23 Settembre, 11:02

Senatore a vita

Un tipo così, una volta dismessi gli abiti di Capo dello Stato, ed essersi trasferito nello studio di senatore a vita a Palazzo Giustiniani, nel gennaio del 2016, non poteva che continuare a fare politica, la sua passione. Fino alla fine è stato curioso di tutto ciò che si muove nel Palazzo e nel Paese. Da riformista il suo impegno e sempre stato per le riforme. Quella costituzionale promossa da Renzi fino al referendum del 2016 la appoggiò con convinzione e aveva condizionato il proprio assenso alla richiesta delle principali forze politiche per il rinnovo (temporaneo) del mandato presidenziale proprio in cambio di una convinta mobilitazione dei partiti a riformare il sistema. E ancora: la sua bussola è rimasta sempre ben ferma, senza tentennamenti, sul versante dell’adesione ai temi europei a dispetto di una crisi epocale suscettibile di minare le fondamenta dell’unione. Napolitano ha affidato il suo pensiero a quattro interventi pubblici (poi raccolti in un volume), una sorta di testamento politico in cui suggerisce nuove motivazioni per rilanciare il processo d’integrazione europea dettate dal cambiamento planetario.

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