Viterbo, sulla ztl più estesa il Comune ci ripensa: se ne riparla (forse) a luglio

Viterbo, sulla ztl più estesa il Comune ci ripensa: se ne riparla (forse) a luglio
di Massimo Chiaravalli
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Domenica 31 Maggio 2020, 08:05 - Ultimo aggiornamento: 18:26
Ztl, il Comune fa retromarcia alla velocità della luce. Appena mercoledì era stata firmata la delibera con la modifica degli orari, seguita dalla protesta di alcune attività, supportate da un pezzo di Lega. Ma «indietro non si torna», era questo il diktat perentorio di palazzo dei Priori. Tanto categorico da durare il tempo di un amen: ieri è arrivata l’ordinanza che rinvia tutto di almeno un mese, con la sospensione della ztl fino al 30 giugno.

La notizia del ripristino era stata divulgata con tanto di comunicato stampa firmato a quattro mani dal sindaco Giovanni Arena e dall’assessore al centro storico Laura Allegrini. La ztl doveva partite venerdì. «La giunta – diceva Arena - ha approvato la delibera che consente, in via sperimentale, la rimodulazione degli orari di un’importante zona del nostro centro storico. Parliamo di via San Lorenzo e di tutta la parte medievale. Questo provvedimento va di pari passo con la concessione di suolo pubblico per le attività di somministrazione di alimenti e bevande».

Secondo i nuovi orari, le auto avrebbero potuto circolare dalle 6 alle 19 dal lunedì al giovedì e dalle 6 alle 10,30 dal venerdì alle domenica, festivi compresi. «Abbiamo cercato di strutturare le nuove fasce orarie nel modo più semplice e chiaro possibile – continuava l’assessore - considerati anche i tempi ridotti per l’entrata in vigore». Il resto è storia: la protesta del ristorante Il Labirinto con il sostegno del consigliere leghista Vittorio Galati.
Da qui è partito il blackout a palazzo dei Priori, che però fino a venerdì ostentava il pugno duro. Allegrini su queste colonne ribadiva che «indietro non si torna».

Almeno per 24 ore, perché appena ieri il comandante della polizia locale, Mauro Vinciotti ha firmato un’ordinanza che sospende la ztl. «Dal primo al 30 giugno, salvo ulteriori proroghe per esigenze tecniche – si legge - ordina la sospensione della vigenza della zona a traffico limitato per il settore denominato “Centro Storico”, nelle vie facenti parte dell’ambito viario delimitato da via Cavour (esclusa), piazza del Plebiscito (esclusa), via San Lorenzo, via del Ganfione, via Chigi, via e piazza San Lorenzo, via Cardinal La Fontaine, via Annio (esclusa), via delle Fabbriche (esclusa), via Valle Cupa, via del Ginnasio e l'adiacente area pedonale del quartiere San Pellegrino».

La motivazione? Da una parte «l’installazione della segnaletica», dall’altra «evitare di ingenerare confusione nell’utenza». O più probabilmente nella maggioranza.
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